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L’Hotel de France di Palermo è un edificio storico, che porta con sé molti racconti interessanti. Si trova nel mandamento Tribunali, in piazza Marina: ci troviamo in una zona della città ricca di palazzi e chiese, molto vivace e ricca di cultura.

La storia dell’Hotel de France

L’edificio nacque nel Settecento come palazzo dei marchesi di Sant’Onofrio del Castillo. Era in origine conosciuto come “Castello di S. Onofrio”, ma nel 1808 venne trasformato in albergo. Dopo due gestioni – durante le quali assunse nomi anglosassoni (“Crown and Anchor Hotel” e poi “Prince of Wales”) – , nel 1838 venne acquisito dagli imprenditori padovani Giachery.

Fu allora che iniziò il suo periodo d’oro: divenne l’albergo più lussuoso della città, ospitando importantissimi nomi della storia, della politica, della cultura, dell’aristocrazia internazionale; dormirono qui il padre della psicanalisi Sigmund Freud (che da queste stanze inviò molte lettere), anche Joe Petrosino, il poliziotto italo-americano ucciso dalla mafia proprio di fronte al portone dell’albergo il 12 marzo del 1909, Francesco Crispo ed Edmondo De Amicis.

La facciata assunse l’aspetto che vediamo oggi nel 1857. Si tratta di un imponente prospetto a quattro elevazioni e pensilina in ghisa, tipicamente fin de siécle. Per ampliare l’hotel, chiuso tra due vie strette, furono acquistati e inglobati il Reclusorio della Candelora e l’omonima piazzetta sulla quale si affacciava l’antico carcere femminile. L’albergo chiuse nel 1936 e fu allora che lo acquistò l’Università di Palermo che lo adibì a Casa del Goliardo. Oggi è una residenza universitaria.

L’Hotel de France è uno dei luoghi dell’edizione 2019 de Le Vie dei Tesori.

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