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01Castiglione di Sicilia è uno dei ‘borghi più belli d’Italia’ dal 1994.
È situato nella provincia di Catania, sul versante nord dell’Etna, ed è compreso tra l’omonimo parco e il Parco fluviale dell’Alcantara.

Castiglione è un comune di origine medievale; fu di particolare importanza nella Battaglia dei Vespri (1282-1372), quando la città era proprietà del feudatario Ruggiero di Lauria, ammiraglio calabrese, che si rifugiò a Castiglione e ivi costruì la sua residenza (il Castello di Lauria). Fu assediata da Federico III D’Aragona che poco dopo la conquistò e sottrasse a Lauria, nel 1303, per darla in dono alla moglie, Eleonora d’Angiò.

Dopo la morte di Ferdinando III, il feudo di Castiglione passò nelle mani di molti nobiluomini della stessa casata. Dopo il 1373 gli succedettero i Gioeni, che, tra liti e ribellioni persero tutti i diritti sui terreni, per poi riacquistarli pagando ingenti somme di denaro. Dopo i Gioeni, re Martino I affidò Castiglione a Calcerando di Villanova, ma solo per poco tempo. Dopo esser passato per le mani di Giovanni Silvestri, a cui i cittadini si ribellarono, tornò nelle mani dei Gioeni, in particolare a Bartolomeo II Gioeni e Alagona, che era anche cancelliere del Regno.

Alla sua morte, presso Castiglione presero posto i suoi figli, e poi i suoi successori.
Nel 1443, Bartolomeo III Gioeni acquistò dal re Alfonso di Castiglia, il mero e misto imperio, con la giurisdizione civile e criminale.
Nel 1525, Gian Tommaso I Gioeni e Ferrari, nuovo proprietario di Castiglione, ottenne il privilegio del jus patronatus, ovvero il diritto di presentare l'arcipresbiterato e l'abate della Santissima Trinità. Sotto il suo dominio, Castiglione divenne Marchesato.
Con Lorenzo Gioeni e Gioeni, già barone di Aidone, gli stati di Novara, Aidone e Castiglione, divennero un unico dominio.

Tommaso Gioeni e Cardona, fratello di Giovanni, fu il primo principe di Castiglione, nel 1602. Aveva diritto di voto nel Parlamento Siciliano e otto anni più tardi acquistò il mero e misto imperio su Castiglione, Novara e Aidone. Egli sposò Susanna di Bologna e fu uno dei dodici pari del Regno.
I Gioeni possedettero Castiglione fino al 1803, quando col matrimonio di Margherita Colonna Gioeni, entrarono a pieno titolo tra i proprietari, anche i Rospigliosi.
Castiglione è nota anche per le vicende che la interessarono durante la Seconda Guerra Mondiale; fu infatti teatro di una feroce rappresaglia nazista che causò 16 morti tra i civili. Il 12 agosto del 1943, si guadagnò quindi la Medaglia di bronzo della Repubblica al Merito Civile.

Se avete intenzione di andare a visitare Castiglione, oltre a pagare una visita al Castello di Lauria e al torrazzo medievale ‘u cannizzu, dovreste anche entrare nella vecchia chiesa di San Nicola; di gusto romanico, è stata edificata in arenaria. Il portaletto, con l’arco a sesto acuto, completa la facciata e presenta un campanile a vela sotto cui svetta, forse a seguito di un restauro, un rosone con motivo cruciforme, tipico del periodo gotico.
Al suo interno, la chiesa conserva affreschi raffiguranti il Cristo Pantocratore e gli Apostoli.

Nei pressi di Castiglione di Sicilia, si trova Santa Domenica, la più importante cuba bizantina presente in Sicilia; ancora conservata in ottime condizioni, è monumento nazionale dal 1909. L'edificio, eretto probabilmente tra il VII secolo ed il IX secolo, era una cappella paleocristiana o bizantina, caratterizzata da un tetto a forma di cupola (da cui dovrebbe originare il nome). Quella di Santa Domenica, ha dimensioni maggiori rispetto alle altre. La facciata è caratterizzata da una grande trifora e l'interno è abbellito da volte a crociera.

Autore | Enrica Bartalotta