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La Cattedrale di Agrigento ha riaperto le porte ai fedeli dopo 8 lunghi anni. Il Duomo della città dei Templi è stato messo in sicurezza con 17 catene di acciaio, perché rischiava di scivolare a valle a causa del dissesto idrogeologico del colle sul quale sorge.

«La cattedrale era ed è ancora una mamma malata. Riaverla oggi significa almeno che è uscita in maniera definitiva dal coma»: queste le parole dell’arcivescovo di Agrigento, il cardinale Francesco Montenegro, che ha così annunciato la riapertura.

Don Franco, come ama farsi chiamare dai fedeli, ha spiegato: «In questi anni, la speranza, talvolta, sembrava sbiadirsi e addirittura spegnersi a causa di atteggiamenti non sempre interpretabili, delle molte deludenti e insincere parole e delle tante vuote e finte promesse».

Il Duomo di Agrigento, fondato nell’XI secolo dal vescovo Gerlando (divenuto poi patrono della città), si trova nel centro storico, al culmine di una scalinata posta sul ciglio di una rupe. È nato nel grande solco della tradizione normanna, ma è una testimonianza di espressioni artistiche diverse.

Arabo-normanno è lo stile del transetto e della Torre Campanaria; gotico-chiaramontano è lo stile della prima parte della chiesa, con le colonne ottagonali sormontate da archi; rinascimentale è il campanile; barocchi sono il presbiterio e la parte centrale.

Foto di Davide MauroOpera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento

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