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Custonaci, piccolo borgo in provincia di Trapani, si prepara a fare il suo ingresso nella prestigiosa lista propositiva nazionale dell’Unesco. Oggi, 28 maggio, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, è stato presentato il dossier ufficiale per la candidatura del paesaggio culturale della città come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. L’area interessata si estende dalla suggestiva Riserva Naturale Orientata di Monte Cofano, che domina il borgo marinaro di Cornino, fino alla straordinaria Grotta Mangiapane, un sito che testimonia la presenza umana dal Paleolitico superiore a oggi. Questo progetto ambizioso punta a valorizzare un territorio dove natura e storia si intrecciano in un unicum di rara bellezza, attirando un numero crescente di visitatori.

Un patrimonio di valore universale

“Il paesaggio culturale della città di Custonaci, in provincia di Trapani, merita il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Unesco”, ha dichiarato l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, durante la presentazione del dossier. L’area candidata rappresenta un esempio perfetto della definizione Unesco di paesaggio culturale, che celebra la fusione tra natura e azione umana nel tempo. La Riserva di Monte Cofano, con le sue cime dolomitiche e le acque cristalline del golfo di Bonagia, si affianca alla Grotta Mangiapane, un sito archeologico e antropologico di rilevanza internazionale. «La magia di questo luogo ha conquistato anche il grande e il piccolo schermo, ospitando le riprese di celebri produzioni come Il Commissario Montalbano, Makari e la serie dedicata ai Florio», ha aggiunto Scarpinato.

La Grotta Mangiapane: un viaggio nel tempo

La Grotta Mangiapane, situata nel cuore delle Grotte di Scurati a Custonaci, è il fulcro della candidatura. Abitata sin dal Paleolitico superiore, questa cavità naturale di 70 metri di altezza e 50 di profondità ha ospitato la famiglia Mangiapane dal 1819 fino agli anni ’50. Qui, la famiglia costruì un piccolo villaggio con case, stalle, un forno a legna e una cappella, vivendo in armonia con la natura circostante. Oggi, il sito è un museo etno-antropologico a cielo aperto, dove i visitatori possono esplorare abitazioni restaurate e utensili che raccontano la vita rurale siciliana del XIX secolo. La grotta è celebre anche per il Presepe Vivente di Custonaci, un evento natalizio che dal 1983 attira migliaia di turisti con oltre 160 volontari che rievocano scene di vita contadina.

Monte Cofano: natura e storia a braccetto

La Riserva Naturale di Monte Cofano, che incornicia la Grotta Mangiapane, è un altro pilastro della candidatura. Questo promontorio di 650 metri, affacciato sui golfi di Castelluzzo e Bonagia, offre panorami mozzafiato e sentieri escursionistici immersi nella macchia mediterranea. Le grotte carsiche della riserva, abitate sin dalla preistoria, custodiscono reperti archeologici come selci, ossidiana e pitture rupestri, conservati in musei prestigiosi come il Museo Pepoli di Trapani e il Museo Salinas di Palermo. Il sentiero costiero che collega i due ingressi della riserva permette di ammirare la Tonnara di Cofano e la cappella votiva di San Nicola, arricchendo l’esperienza dei visitatori.

Un riconoscimento per la Sicilia

La candidatura di Custonaci si affianca ad altre iniziative di valorizzazione culturale in Sicilia, come la nomina di Gibellina a Capitale italiana dell’Arte contemporanea per il 2026. “La candidatura conferma che Trapani e la sua provincia, così come l’intera Sicilia, possiedono un grandissimo patrimonio culturale, diffuso su tutto il suo territorio”, ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo, presente alla conferenza stampa del 28 maggio.

“La riserva di Monte Cofano e il borgo marinaro di Custonaci custodiscono un patrimonio di straordinario valore universale – ha aggiunto Russo -. Tra questi tesori spicca la Grotta Mangiapane, un sito unico nel suo genere, abitato sin dal Paleolitico superiore e da sempre al centro delle attività umane. La sua rilevanza storica e culturale ha attirato nel tempo l’interesse di studiosi, anche a livello internazionale. Si tratta di un percorso certamente articolato e complesso, ma indubbiamente virtuoso, perché punta a promuovere e valorizzare il patrimonio naturalistico e culturale di Custonaci. Un territorio che, da tempo, registra una crescente affluenza di visitatori attratti dalla sua sostenibilità paesaggistica e ambientale – conclude -. Speriamo che questa candidatura, tanto voluta dal sindaco di Custonaci Fabrizio Fonte, che si è speso tanto per raggiungere il risultato, possa essere riconosciuta e premiare l’intero territorio”.