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L’Etna è sicuramente uno dei vulcani più affascinanti e celebri del mondo. Si trova nella meravigliosa Sicilia ed è diventato un simbolo dell’Isola: una meta imperdibile per gli amanti della natura e dello sport. Per i Siciliani è ‘a Muntagna, ma anche il Mungibeddu. Per tutti è un Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa

Pochi vulcani vantano una celebrità come quella del gigante siciliano. Poco distante dallo Stretto di Messina c’è il vulcano attivo più grande d’Europa. Ebbene sì. Ed è anche uno dei più alti del mondo. Se questo non bastasse, sappiate che è anche entrato a far parte della World Heritage List dell’Unesco, cioè l’elenco dei Patrimoni dell’Umanità, nel mese di giugno del 2013.

Ma cosa rende questo vulcano così speciale? Per rispondere alla domanda, bisogna mettersi comodi, perché c’è davvero tanto da dire. E oggi vogliamo dirvi proprio tutto.

L’Etna, anzitutto, rappresenta un laboratorio naturale scientifico terrestre sulle aree vulcaniche. Gli studiosi lo tengono d’occhio con attenzione e la sua intensa attività è oggetto di studio e attenzione sin dai tempi più remoti. Sapete, ad esempio, che se ne scrive da circa 2700 anni? Secondo l’Unesco questo rappresenta “uno dei più documentati record mondiali nel campo dei vulcani“.

Le motivazioni che hanno spinto la prestigiosa organizzazione a eleggere l’Etna Patrimonio dell’Umanità sono queste: “I crateri, le ceneri, le colate di lava, le grotte di lava e la depressione della valle del Bove, fanno del monte Etna una destinazione privilegiata e un importante centro di ricerca internazionale con una lunga storia di influenza sulla vulcanologia, la geologia e altre discipline di scienza della terra”.

E non finisce qui, perché, sempre secondo l’Unesco: “la sua notorietà, la sua importanza scientifica, i suoi valori culturali e pedagogici sono di importanza mondiale”.

Come chiamano i siciliani l’Etna?

A dimostrazione del fatto che il nostro vulcano è unico nel suo genere, ci sono tutti i suoi nomi. In Sicilia, infatti, viene chiamato Mungibeddu, cioè “Mongibello”, ma anche ‘a Muntagna, a indicare il suo ruolo di “montagna per eccellenza”. Viene anche chiamato “Idda“, cioè “lei”, in coppia con “Iddu“, cioè lo Stromboli. A rendere particolare l’Etna è anche il fatto che viene “declinato” al femminile, perché ritenuto una figura materna, che si prende cura degli abitanti dell’Isola.

Il Parco Naturale del Vulcano

Secoli e secoli di eruzioni hanno modificato il paesaggio che circonda il vulcano. La flora e la fauna mediterranea tipica della Sicilia è diventato un ambiente suggestivo, quasi lunare. Emblematici, in tal senso, sono ad esempio i “Crateri Silvestri“: sembra proprio di camminare sulla Luna!

Per tutelare questo ambiente è stato istituito, nel 1987, il Parco Naturale dell’Etna. Sia il parco, che il vulcano, sono visitabili grazie a tanti sentieri. Ci sono molte bocche, sparse a diverse altitudini, che si sono create nel corso del tempo. Alcune sono raggiungibili facilmente, ma il consiglio è sempre di affidarsi agli esperti per le escursioni. Tantissimi turisti, in ogni periodo dell’anno, godono del fascino di questo paesaggio, facendo tappa a Catania e provincia.

All’interno dell’area protetta del Parco dell’Etna, è da non perdere la Valle del Bove (depressione vulcanica). Si tratta di una enorme conca sul versante orientale del vulcano, le cui pareti, alte fino a 1000 metri, sono incise da profondi canyon e la Grotta del Gelo, una imponente cavità vulcanica in cui si è formato un ghiacciaio perenne.

Interessantissime anche le Gole dell’Alcantara, formatesi nel corso dei secoli grazie all’azione erosiva delle fredde acque dell’omonimo fiume, che si può ripercorrere legati con delle funi gli uni agli altri.

La città di Catania e il suo vulcano

La città di Catania ha un legame strettissimo con ‘a Muntagna. Il vulcano domina la città dall’alto, ne disegna il panorama e il paesaggio. L’incontro tra fuoco e acqua, tra mare, lava e neve è affascinante. Quel paesaggio va dalla fascia costiera, affacciata sullo Ionio, alle campagne interrotte da agrumeti e vigneti. Passa da fitti boschi di castagni e querce e rincorre la natura più brulla, diventando “lunare” man mano che ci si avvicina alla vetta. Il paesaggio sulla Sicilia spazia fino a Malta ed è spettacolare.

Di notte poi, quando il vulcano è in eruzione, la vista sull’Etna è particolarmente suggestiva. Il fiume di lava che scorre lentamente lungo le pareti del monte e gli zampilli che ne fuoriescono a illuminare il cielo sono uno spettacolo unico e imperdibile.

Cosa c’è sotto l’Etna?

Non possono mancare, naturalmente, i miti e le leggende sull’Etna. Tra questi, è davvero interessante quello di Tifeo, il gigante che sorregge la Sicilia. Tifeo era in continua lotta con Zeus che, nello scontro definitivo lo ferì gravemente. Fuggì in Sicilia, ma il Re degli Dei lo inseguì e lo imprigionò per sempre sotto l’Etna.

Da quel momento, con la mano destra sorregge Peloro (Messina), con la sinistra Pachino, con le gambe sorregge Lilibeo (Marsala) e con la testa l’Etna, vomitando fiamme dalla bocca. Alle volte Tifeo prova a scrollarsi di dosso il peso dell’isola, delle montagne e delle città ed è in quel momento che la terra trema producendo terremoti.

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