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Guerra in Ucraina, l’azienda siciliana Reiwa Engine di Comiso sostiene i profughi: vitto giornaliero per le 200 persone che troveranno ospitalità all’ex base Nato, oltre ad un posto di lavoro per gli ingegneri ucraini.

Solidarietà: Reiwa Engine aiuta i profughi ucraini

Il dramma della guerra sta toccando milioni di cittadini ucraini: come tutti i conflitti, sta avendo notevoli ripercussioni sul resto del mondo. In tanti hanno già abbandonato il proprio Paese e si stanno rifugiando nei Paesi vicini, pronti ad offrire accoglienza.

Anche l’Italia e la Sicilia stanno facendo la loro parte, aiutando in modo concreto i profughi. Sono bambini, anziani, donne e uomini che cercano un rifugio sicuro. Qualora non fosse per loro possibile ritornare nella propria terra, hanno bisogno della possibilità di continuare a vivere serenamente.

A Comiso la Reiwa Engine, dopo una proficua interlocuzione con il sindaco, Maria Rita Schembari, ha deciso di portare avanti un’iniziativa congiunta con il Comune. Reiwa è il System Integrator che studia, progetta e realizza soluzioni personalizzate e versatili nel campo della robotica, dell’intelligenza artificiale e degli impianti industriali.

L’azienda siciliana apre le porte a chi fugge dalla guerra

In accordo, con l’amministrazione – che ha già messo a disposizione dei profughi in fuga dall’Ucraina 200 posti letto presso gli alloggi dell’ex base Nato – Reiwa comunica che aprirà le porte della propria azienda per accogliere gli ingegneri ucraini che nei prossimi giorni raggiungeranno il sud-est della Sicilia in cerca di riparo.

A loro sarà offerto, oltre un vitto giornaliero, un regolare contratto di assunzione per mansioni connesse ad attività di progettazione e sviluppo finché le circostanze lo richiedano. Un modo tangibile per esprimere la propria solidarietà in un momento di grandi incertezze. Ciò nella speranza di poter raccogliere ulteriori adesioni da parte di altre realtà locali, sia pubbliche che private.

«L’iniziativa dei giovani talentuosi di Reiwa di poter dare un’ospitalità che non sia una sorta di elemosina ma invece metta a loro agio e soprattutto nella condizione di poter dare il meglio di sé, nella loro professione, questi ingegneri in fuga dall’Ucraina, non può non trovare il mio favorevolissimo appoggio e consenso», dichiara il sindaco, Maria Rita Schembari.

Salvatore Occhipinti e Salvo Salerno di Reiwa spiegano: «La crisi internazionale che stiamo affrontando in questi giorni ci ha improvvisamente costretto a riflettere sui valori della condivisione e della fratellanza tra i popoli: la guerra, in ogni sua forma, va condannata senza se e senza ma».

Quindi aggiungono: «Non dobbiamo assolutamente correre il rischio di percepirla come un avvenimento lontano dalle nostre vite. Al contrario: questa situazione ci riguarda da vicino. E abbiamo il dovere morale di agire concretamente per sostenere i nostri fratelli che in questo momento hanno perso tutto compresa la speranza».

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