La Sicilia si fa notare ancora nella scena nazionale del gelato artigianale. Repubblica, ha dedicato un approfondimento dedicato ai 10 l’articolo 10 gusti di gelato da provare quest’estate e sono due le gelaterie siciliane che figurano nella classifica delle migliori insegne italiane per innovazione, qualità e identità territoriale.
Due eccellenze isolane nella top ten italiana
Un riconoscimento che premia la creatività e il rispetto delle materie prime locali, ma che rivela anche un altro dato: alcuni dei gusti più sorprendenti, realizzati in città lontane dall’isola, omaggiano esplicitamente i sapori siciliani. Le due gelaterie siciliane consigliate si trovato a Catania e Pozzallo.
Bar Ernesto – Catania: creazione d’autore firmata Serena Urzì
A Catania, la chef glacier Serena Urzì propone il “Cremino Siciliano”, un sorbetto vegano alla mandorla di Avola, con gelée di carruba, granella di mandorle salate e zeste di limone dell’Etna. “Un equilibrio tra calore mediterraneo e vivacità agrumata che celebra una materia prima totalmente isolana”, scrive la Repubblica. L’approccio è raffinato, attento alla sostenibilità e alla valorizzazione dei prodotti locali, in una composizione che fonde tradizione e innovazione con grande maestria.
L’Artigianale – Pozzallo: natura, gusto e identità
A Pozzallo, Stefano Baglieri firma un gelato che è manifesto di ruralità e cultura. Il gusto estivo selezionato da la Repubblica unisce mandorla “Chirucupara”, mora dell’Etna ed erbe spontanee. Baglieri afferma: “Il gelato è cultura, la natura è un ingrediente”. Il suo laboratorio è un presidio di verità sensoriale, che esprime un’identità territoriale forte e una ricerca coerente nel tempo. Il risultato è un prodotto autentico, capace di raccontare un pezzo di Sicilia in ogni assaggio.
Sicilia protagonista anche fuori dall’isola
La Sicilia non brilla solo in casa. Alcuni dei gusti selezionati tra le dieci migliori proposte d’Italia rievocano esplicitamente ingredienti o suggestioni siciliane, anche se realizzati in laboratori del Centro-Nord.
A Roma, ad esempio, Formaessenza propone una crema alla mandorla pizzuta di Avola, arricchita da infusione di vaniglia e priva di aromi aggiunti. È l’espressione dell’artigianato radicale di Stefano Ferrara, che lavora con pochi ingredienti, ma scelti con rigore e intenzione.
Il quadro tracciato da la Repubblica è quello di un’Italia del gelato in fermento, dove si riscoprono i classici – crema, zabaione, fiordilatte – trattati però con tecniche d’alta cucina e ingredienti locali. Cresce il fronte umami, tra fermentazioni e sapidità controllata, e si afferma la tendenza a lavorare sul terroir, selezionando varietà rare, come la mandorla siciliana, ormai considerata simbolo di qualità assoluta. Nel complesso, la Sicilia si conferma fonte di ispirazione, paradigma di equilibrio tra gusto, natura e cultura.
