Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

I comuni della Sicilia diventano 391.

  • È stato approvato il disegno di legge relativo all’istituzione del 25esimo comune della provincia di Trapani, ovvero il 391esimo della Sicilia.
  • L’iter amministrativo che ha portato all’approvazione è durato oltre 15 anni.
  • Scopriamo meglio la storia di questo nuovo comune siciliano e capiamo perché si chiama Misiliscemi.

La Sicilia ha un comune in più, salendo così a quota 391 in totale. Il nuovo comune siciliano si trova in provincia di Trapani e il disegno di legge relativo alla sua istituzione è stato approvato il 2 febbraio del 2021. È, quindi, una nomina appena arrivata quella di Misiliscemi, che completa un lungo iter durato più di 15 anni. Si trova tra le riserve delle saline di Trapani, Paceco e dello Stagnone, quindi in uno dei centri più importanti della provincia. Rappresenta, dunque, un progetto assolutamente eco-sostenibileche potrà puntare alla creazione di un polo turistico-ricettivo attraverso la realizzazione di un parco agricolo insistente lungo il torrente omonimo. Tanta la curiosità rispetto a questa new entry, a partire dal toponimo: perché Misiliscemi si chiama così? Per dare una risposta, dobbiamo fare un piccolo salto indietro nel tempo: continuando con la lettura, capirete perché.

Perché Misiliscemi si chiama così

Si tratta di un antichissimo feudo del Trapanese. Il sito si trova all’interno di un grande “tenimentum” di origine araba. Misiliscemi deriva da “Masil Escemmu” (“Manzil-al-Escemmu), nome che richiama un torrente o un luogo in cui scorre molta acqua. Troviamo, infatti, un torrente con questo nome, che sfocia nel Mediterraneo, vicino la salina San Francesco. Il territorio è costeggiato dall’antica trazzera Regia del Mazaro, che ha rappresentato il percorso dalla città alla campagna per lunghi secoli e che ha ereditato l’antico tracciato della via Consolare romana, da Drepanum a Lilybeum. Oggi quella trazzera è quasi del tutto scomparsa. Nel periodo arabo la Sicilia era ricca di “Manzil”: il termine può tradursi come “luogo di sosta dove si scende da cavallo”, probabilmente piccoli centri abitati.  Il toponimo di Misiliscemi ci rimanda a quella fitta serie di “Manzil”, di cui era punteggiata la Sicilia durante il periodo Arabo: questi erano per lo più luoghi di sosta, probabilmente piccole comunità, casali abitati da poche famiglie.

Foto: Myke Bryan

Articoli correlati