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La polizia ha arrestato due donne di origine rom per numerosi episodi di rapine aggravate in abitazione avvenute a Roma lo scorso anno. Le indagini sono scaturite da una serie di truffe ad anziani che si sono tramutate in vere e proprie rapine in abitazione ai danni di persone ultrasessantacinquenni, adescate e distratte in strada dalle arrestate con semplici pretesti. Una volta convinte le vittime ad aprire la porta di casa, le due truffatrici si introducevano all’interno delle abitazioni; dopo aver stordito gli anziani con bevande diluite con sostanze narcotizzanti, li derubavano di denaro contante e degli oggetti preziosi.

Il modus operandi era sempre lo stesso. Le donne accedevano all’interno degli appartamenti delle vittime con la scusa di prestargli assistenza o fargli compagnia, oppure addirittura con il pretesto di festeggiare il compleanno delle truffatrici. A quel punto rubavano monili, orologi di pregio, carnet di assegni, bancomat, carte di credito e denaro contante, approfittando dell’incapacità di volere e di agire delle persone anziane, nel frattempo narcotizzate dopo aver ingerito un pasticcino o bevuto bevande soporifere.

Le due si avvalevano della collaborazione di due medici psicologi, adesso indagati per il reato di false attestazioni in atti destinati all’Autorità Giudiziaria, i quali redigevano in loro favore falsamente certificati medici, in qualità di esercenti la professione sanitaria, per consentirgli di ottenere gli arresti domiciliari in luogo della detenzione in carcere.