Ambiente&Animali

Il Parco delle Madonie entra nella Rete Europarc: il riconoscimento internazionale

Nuovo riconoscimento per l’area protetta siciliana

  • Parco delle Madonie nella rete Europarc.
  • Si tratta della Federazione delle Aree Protette Europee.
  • Un grande traguardo per il Parco e l’intero territorio madonita.

Nuovo riconoscimento per la natura siciliana, nuovo riconoscimento per il Parco delle Madonie. La splendida area è entrata ufficialmente a fare parte della Rete Europarc, la Federazione delle Aree Protette Europee. Si tratta di un importante titolo di livello internazionale.

Il Consiglio della Federazione Europarc, dunque, ha deciso di ammettere il Parco naturale regionale delle Madonie nella famiglia delle Aree Protette Europee. Nei suoi quasi 30 anni di esistenza, la Federazione Europarc ha diffuso la “good practice” e promosso un sentire comune nella rete delle aree protette.

Parco delle Madonie nella Rete Europarc

Un traguardo prestigioso per il Parco madonita, come ha sottolineato l’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro: «Ennesimo prestigioso riconoscimento di livello internazionale per il Parco e per l’intero territorio madonita – ha detto Cordaro – A dimostrazione del lavoro fin qui fatto, della buona gestione del Parco che unita alla bellezza e alle qualità dell’area protetta costituiscono un eccellente trampolino di lancio per la promozione e la crescita, per far conoscere le nostre bellezze naturali e geologiche in Europa e non solo».

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In merito alla Federazione che ha assegnato il riconoscimento, l’assessore al Territorio ha aggiunto: «Europarc è la più grande rete di aree protette europee e rappresenta le centinaia di autorità responsabili della tutela e valorizzazione dell’ambiente e le decine di Aree Protette in 37 paesi».

Gli fanno eco le parole del presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Angelo Merlino: «L’ingresso nelle rete Europarc è un’ulteriore riconoscimento del lavoro di promozione che il Parco sta svolgendo. Venti anni fa, un altro ingresso in una rete europea, quella dell’European Geopark Network, ci ha portato quest’anno a festeggiarne il ventennale. In un mondo ormai globalizzato, fare rete con realtà internazionali è diventata una necessità».

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Il Parco delle Madonie comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni). Nel suo territorio rientra il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina.

Ospita la metà delle specie vegetali siciliane, e in particolare gran parte di quelle presenti solo in Sicilia (come l’Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli). Per la fauna sono presenti oltre la metà delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più della metà delle specie di invertebrati siciliane. Notevoli sono anche le peculiarità geologiche.

I premi ricevuti dal Parco delle Madonie

La geologia delle Madonie è al centro di studi e ricerche avviatisi fin dagli anni sessanta. Proprio per l’interesse geologico del complesso montuoso madonita, dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark. Il sito rientra anche nella Rete di Geoparchi globale dell’Unesco, dal novembre del 2015. A questi riconoscimenti si aggiunge, nel 2021, l’ingresso nelle Aree Protette Europee. Foto: Marek LenikLicenza.

Redazione