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Il nostro viaggio alla scoperta dei proverbi siciliani più belli ci porta oggi a parlare di un proverbio semplice e diretto: “Innaru è capu d’estati”. Anche stavolta, si tratta di una massima popolare, che deriva da quella saggezza di un tempo, che veniva utilizzata per interpretare i fenomeni e affrontare la quotidianità.

Non ci stancheremo mai di ripetere che i proverbi sono un ottimo strumento per conoscere la Sicilia e le sue tradizioni. In questo caso, non è un proverbio difficile e anche il significato è di facile intuizione. Iniziamo dalla traduzione letterale.

Cosa significa “Innaru è capu d’estati?”. Significa “Gennaio è l’inizio dell’estate”. Certo, almeno da una prima lettura può sembrare un po’ troppo ottimistica come interpretazione, eppure si può considerare anche come un piccolo augurio per l’anno appena iniziato. Un po’ come dire che il freddo non durerà a lungo, quindi facciamoci coraggio.

Se vi piacciono i proverbi siciliani, eccone altri che troverete interessanti:

  • Avanti nivuru pani ca nivura fami.
    Meglio pane nero che nera fame.
    È un invito a nutrirsi di quel che si ha davanti in caso di necessità, ad accontentarsi delle piccole cose invece di pretendere mari e monti.
  • Cielu a picurinu si nun chiovi oi, chiovi a lu matinu.
    Cielo a pecorelle, se non piove oggi, piove l’indomani mattino.
    Chiaro riferimento meteorologico, del genere “rossura di sera, bel tempo si spera”!
  • Cu ama ‘Ddiu campa felici, cu unn’avi sordi perdi l’amici.
    Chi ama Dio campa felice, chi non ha soldi perde gli amici.
    La felicità come fede in Dio è superiore all’amicizia, spesso fondata sulle basi infide della convenienza e dell’interesse che non su un sincero rispetto reciproco.

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