ROMA – 847 euro di tasse in più a famiglia se passerà la clausola di salvaguardia inserita nell'ultima manovra economica.
Se il governo Renzi non riuscisse ad impedire la famigerata "clausala di salvaguardia" gli italiani si troverebbero a pagare fra aumenti di Iva e accise, circa 800 euro di tasse in più all'anno.
Il governo ha due scelte per non far scattare l'aumento d'iva:
- risparmiare di più tagliando ulteriori spese;
- sostituire l'aumento con altre tasse
Da Federconsumatori arriva l'allarme sugli effetti disastrosi sull'economia se dovessero scattare le clausole di salvaguardia. "E' fondamentale che il governo si impegni seriamente per trovare risorse non per ultimo ottimizzando la lotta all'evasione".
"il passaggio dell'Iva dal 10 al 12% il prossimo anno costerebbe 176 euro a famiglia, cui andranno aggiunti altri 90 euro per l'ulteriore aumento al 13% previsto per il 2017. Un totale già di 266 euro cui va sommati il 'salasso' da 461 euro in due anni per il passaggio dell'Iva al 22% progressivamente al 25,5% e 28 euro di aumenti delle accise sui carburanti.“
Per non parlare delle ricadute indirette degli aumenti dell'Iva sull'elettricità, gas e carburanti. Si pensa al peggio che in numeri equivale ad una percentuale altissima di rincari (+87 euro annui a famiglia).
Alla voce e all'allarme di Federconsumatori si unisce la polemica di Confcommercio che invita i cittadini a tenere gli occhi aperti:
"È bene acquisire e diffondere la consapevolezza che un tale evento cancellerebbe le già complicate chance di ripresa dei consumi e dell'economia nel complesso. Purtroppo le parole non bastano a disinnescare il pericolo e, pertanto, è necessario da subito reperire risorse adeguate attraverso un'accelerazione della spending review, disegnata dai tecnici ma attuata dalla politica, la quale deve assumersi, con coraggio, la piena responsabilità di spezzare il circolo vizioso tra più spesa e più tasse“
