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Dai Savoiardi ai Firrincozza.

  • Questi celebri biscotti uniscono idealmente tutta l’Italia. Sono nati in Piemonte, ma apprezzati in tutte le regioni.
  • In Sicilia esistono alcune deliziose varianti della ricetta.
  • Ecco un po’ di storia.

Le prelibatezze della cucina sono in grado di abbattere ogni tipo di confine. Basta fare un giro tra le ricette di tutto il mondo per comprendere che dietro alcuni dei piatti più amati c’è lo zampino di Paesi diversi. Prendete la storia dei Savoiardi, ad esempio, i biscotti spugnosi che piacciono a tanti. Pochi ingredienti, un risultato goloso: farina, uova ben montate e zucchero. L’origine di questi biscotti è piemontese, ma ne esistono alcune versioni tutte siciliane, che prendono spunto proprio da quella originaria ricetta.

Il segreto di questi biscotti è la mancanza di lievito. Il bianco e il rosso dell’uovo vanno montati separatamente e aggiunti al resto degli ingredienti con delicatezza. Nel corso della cottura, l’aria intrappolata nell’impasto si espande e crea la consistenza quasi spugnosa.

Un po’ di storia…

La nascita dei Savoiardi ci porta indietro nel tempo, alla corte di Amedeo VI di Savoia (1334 – 1383), Signore della Savoia e Conte d’Aosta e Moriana. Si narra che dovesse ospitare Carlo V, re di Francia e che quindi avesse allertato le cucine affinché preparassero qualcosa di speciale. La moglie di Amedeo VI, Bonne di Borbone, era sorella della moglie di Carlo V, Jeanne di Borbone. Il pasticciere di corte diede vita ai Savoiardi. Il nuovo dolce ebbe talmente tanto successo da diffondersi in tutti i territori sotto il dominio dei Savoia, ma anche oltre. Arrivò in Sicilia, in Sardegna e in Francia.

Sono nate così tante varianti regionali, inclusa anche quella siciliana. A Caltanissetta, ad esempio, abbiamo i Raffiolini, molto caratteristici perché vengono venduti ancora incollati alla carta da forno sulla quale vengono cotti. Gli ingredienti sono sempre quelli: uova, zucchero e farina (00 o di grani antichi siciliani, come russello o timilia). Nel Ragusano ci sono i Firrincozza che, a differenza dei classici Savoiardi, sono grandi e non sono asciutti, ma rimangono morbidi (sono dei bei biscottoni da colazione). Nel Trapanese si preparano le Sciambellette, che includono anche la cannella.

Foto: Gianni Careddu

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