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Il viaggio alla scoperta dei paesi fantasma di Sicilia ci porta oggi a Borgo San Giuliano.

Ormai in totale stato di abbandono, attraverso i suoi ruderi ci racconta ancora delle difficili condizioni di vita e della ricerca di riscatto della civiltà contadina della prima metà del novecento. Costruito così come altri, sparsi qui e la nella nostra Sicilia, per combattere il fenomeno del latifondo, ha anch’esso subito le conseguenze negative legate al pressoché totale fallimento di quella riforma, avviandosi successivamente verso un lento e progressivo spopolamento.

Il Borgo Giuliano sorge nel territorio comunale di San Teodoro (detto u Casali)  in provincia di Messina; in una posizione montana al limite del Parco dei Nebrodi di cui il comune fa però parte. Da qui, oltre che sulle campagne circostanti, lo sguardo può spaziare libero fin sul maestoso Mongibello ben visibile a distanza. E’ uno dei luoghi simbolo della memoria storica del nostro popolo e della nostra terra.

Qui, soprattutto nelle assolate giornate estive, quando il sole picchia inesorabilmente e ad accompagnarvi sarà solo l’ozioso frinire delle cicale, basterà semplicemente un pizzico di fantasia per potervi riportare indietro nel tempo e farvi riapparire, quasi come fantasmi, retine di muli che sfilavano stancamente fra irti sentieri e sinuose vallate sotto il peso di covoni di grano o di erba sulla.

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Il Borgo Salvatore Giuliano è facilmente raggiungibile attraverso la SS 120 che con un percorso panoramico vi porterà da Troina  a Cesarò nel cuore della nostra Sicilia.

FOTO: Fabrizio Micalizzi Photographer

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