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No al turismo “mordi e fuggi”: l’appello da Eolie.

  • Stromboli e Panarea contro il turismo selvaggio.
  • L’appello della Pro Loco Amo Stromboli con “Insieme per Panarea” e “Noi per Panarea”.
  • Nei periodi di maggiore affluenza, arrivano circa 10mila persone a giornata.

Sono due delle mete più gettonate per le vacanze in Sicilia ma, proprio per questo, richiedono una gestione responsabile degli arrivi. Sono Stromboli e Panarea, due isole piccole, ma dal grande fascino. La Pro Loco Amo Stromboli, con le associazioni “Insieme per Panarea” e “Noi per Panarea” ha lanciato un vero e proprio appello, numeri alla mano. Nei periodi di maggiore affluenza, infatti, si parla di migliaia di persone che sbarcano ogni giorno: un flusso insostenibile, per diversi motivi. Ecco i dettagli.

«No allo sbarco selvaggio di circa 10 mila turisti mordi e fuggi al giorno ad agosto nelle isole di Stromboli e Panarea»: è l’appello dei presidenti della Pro Loco Amo Stromboli, Rosa Oliva, di Insieme per Panarea, Nanni Fadini, e di Noi per Panarea, Federica Rosso, in una nota inviata anche al ministro dell’ambiente Roberto Cingolani, agli assessori regionali del territorio e del turismo Salvatore Cordaro e Manlio Messina ed al sindaco Marco Giorgianni. Il problema, in particolare, riguarda il pieno della stagione estiva, quando queste due isole sono meta di un intenso e incontrollato flusso turistico. Queste le problematiche emergenti.

Stromboli e Panarea contro il turismo selvaggio

«Da molti anni – dicono – nel pieno della stagione estiva, le isole di Stromboli e di Panarea sono meta di un intenso e incontrollato flusso turistico giornaliero che non giova al benessere dei territori intesi come ecosistema e, tenendo conto del rapporto costi/benefici, neppure al sistema economico dei luoghi. In entrambe le isole non esistono strade carrabili se non per piccoli mezzi, i servizi pubblici sono limitati al minimo essenziale. Inesistenti sono i servizi igienici pubblici, il sistema fognario è in realtà costituito da pozzi neri privati». E c’è anche la questione della sicurezza: ecco perché.

«Vi è anche la necessità – concludono – di regolamentare i flussi turistici indiscriminati e di tenere presente la questione della sicurezza, collegata anche alle attività eruttive imprevedibili in entrambe le isole ed in particolare riguardo Stromboli. Per questi motivi chiediamo che lo sbarco incontrollato dei visitatori giornalieri venga regolamentato con rigore, per consentire lo sviluppo di un turismo ordinato che non abbia una ricaduta di grave impatto ambientale e favorisca le economie locali». Foto: Donniedarko1983 –  Attribution-Share Alike 4.0 International.

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