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Il corpo senza vita di Paolo Finocchiaro, 64 anni, è stato ritrovato questa mattina nelle acque del porto di Catania. L’apneista era disperso da ieri. Stando alle prime informazioni, si sarebbe immerso per una battuta di pesca insieme ad altri appassionati, senza respiratore.

Il corpo si trovava a 15 metri di profondità, incastrato tra gli scogli del molo di levante: è possibile che Finocchiaro sia stato colto da malore durante l’apnea.

La Capitaneria di Porto ha spiegato in un comunicato che “a dare l’allarme ieri in serata era stata la famiglia” dell’uomo, che non l’aveva visto tornare a casa, “sapendo che alle 17 era andato a fare una immersione”.

Immediate le ricerche, che sono state “condotte via aria, terra, mare ed anche sott’acqua, in sinergia fra Guardia costiera, carabinieri, polizia di Stato e vigili del fuoco”. Alle prime luci dell’alba le ricerche si sono intensificate. Determinante è stato «l’aiuto di un nucleo di subacquei volontari, vicini al disperso, che con l’ausilio della motovedetta della Guardia costiera CP888, hanno rinvenuto il corpo esanime presso il lato est del molo di levante del porto di Catania dove Finocchiaro era andato a fare una battuta di pesca in apnea”.

Foto di repertorio

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