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Cosa vuol dire Sicilia? Rispondiamo a una domanda apparentemente semplice, che in realtà chiama in causa secoli di storia. Delle origini della Sicilia si è parlato e si continua a parlare molto. Posizionata al centro del Mediterraneo, questa terra ha visto passare molti popoli e dominazioni. Così, per ricostruire l’origine del nome e spiegare cosa vuol dire Sicilia, dobbiamo fare un po’ di passi indietro.

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Questo nome prese il posto di Trinacria (e anche di Sicania) fin dall’antichità classica. In età medievale, in realtà, la denominazione Sicilia fu estesa anche alla penisola, per indicare i domini normanno-svevi dell’Italia Meridionale.

Secondo il grammatico latino Marco Terenzio Varrone, il nome Sicilia deriverebbe dalla voce italica sica, che sta ad indicare la falce. Per estensione, dunque, Sicilia significava “terra di falciatori”, poiché secondo i romani era la regione più ricca di grano per approvvigionare Roma. Come ben saprete, però, il termine Sicilia è antecedente alla dominazione romana. Così, si possono avanzare altre ipotesi.

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Sicilia deriverebbe da sik, termine di radice indo-germanica che denota l’ingrossamento e la crescita. In greco, questa radice si usa per individuare alcuni frutti che crescono rapidamente, come il fico (siké) o la zucca (sikùs). Così, il nome Sicilia significherebbe “terra della fecondità”, “isola della fertilità”. Nel periodo bizantino, invece, si credeva che il nome Sicilia derivasse da due termini greci (siké ed elaia), che indicavano due piante tipiche dell’isola:  il fico e l’ulivo.

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