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Ancora terremoti in Sicilia. Un sisma di magnitudo 2.3 della scala Richter è stato registrato ieri sera dagli strumenti dell’Ingv. Come riporta BlogSicilia.it, l’evento è avvenuto a Menfi (Agrigento), nella Valle del Belice. L’epicentro è stato localizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a 22 chilometri di profondità.

“Siamo sereni, al momento non c’è alcuna emergenza, situazione sotto controllo”, riferisce il sindaco Marilena Mauceri.

Negli scorsi giorni si sono verificati un paio di terremoti nella zona dell’Agrigentino. Secondo Mimmo Macaluso, medico ed esperto di archeologia marina, che qualche anno fa ha scoperto il vulcano Empedocle, la situazione è da monitorare.

La cosa comincia ad essere seria, proprio mentre le prospezioni davanti alla costa di Licata hanno avuto l’ok dal Ministero”, dice Macaluso.

“Il terremoto registrato al largo delle coste agrigentine qualche notte fa, anche se di magnitudo di 2.1, è inquietante, in quanto ricade in quel tratto di mare poco al largo di Siculiana, che nel 1845 è stato teatro di alcune esplosioni, riferite dal sacerdote Giuseppe Mercalli, che comportarono quasi l’affondamento del vascello inglese Victory e l’ intossicazione dell’equipaggio per inalazione di gas liberato in seguito a quella esplosione.

Sempre nelle stesse acque, non molto distanti dal mare di Licata, attualmente oggetto di attività di prospezione, finalizzata alla emunzione di idrocarburi, nel 1942 si verificò una grande esplosione sottomarina di gas, registrata dall’Ammiraglio De Zara”.

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