Se vi trovate dalle parti di Centuripe, il borgo siciliano a forma di uomo, non perdetevi i Viscotta che Pizzi (“Biscotti con i Pizzi“). Questa tipica specialità siciliana è fragrante e gustosa. Sicuramente chi li conosce, li chiama anche “Biscotti 24 ore“, per un motivo semplicissimo. Conosciamo meglio la ricetta e tutto quello che c’è da sapere.
La tradizione dolciaria siciliana è ricca di biscotti buonissimi, che aspettano solo di essere provati. Un vero e proprio patrimonio del gusto, fatto di impasti antichi, sapienza artigianale e ingredienti semplici che, quando si incontrano, creano matrimoni perfetti.
A Centuripe (sì, il borgo famoso per la sua forma), si preparano da tempo immemore i Viscotta che Pizzi o Biscotti 24 Ore. Il nome significa letteralmente “Biscotto con i pizzi”, per via della forma e dei decori. Il nome “Biscotti 24 Ore”, con cui sono altrettanto noti, deriva invece dal tempo necessario per la lievitazione dell’impasto. Ancora oggi, sono una specialità molto apprezzata e hanno una forma a “S”, con gli estremi di una merlatura, proprio come quelle delle torri dei castelli medievali.
Per preparare i Viscotta che Pizzi, bastano pochi ingredienti, tra cui farina, zucchero, strutto e acqua. La ricetta è stata inventata dalle suore del Collegio di Maria, circa 150 anni fa. Ancora una volta, dunque, tra le mura dei conventi e dei monasteri è nata una grande specialità. Ottimi per la colazione o per uno spuntino pomeridiano, sono sicuramente da provare. Non conosciamo tutti i segreti della ricetta delle monache, ma possiamo darvi ingredienti e procedimento che più si avvicinano.
Ingredienti
Procedimento