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Soldi o picciuli? Ecco da dove deriva questo nome.

  • I siciliani sono soliti chiamare i soldi piccioli. Dietro questo nome c’è un’interessante storia, che oggi vi raccontiamo.
  • Tutto deriva da un’antica moneta.
  • Approfondiamo questa piccola curiosità, con l’aiuto di Nando Cimino.

Noi siciliani siamo davvero unici. Ci piace chiamare gli oggetti di uso comune con nomi creativi, apparentemente inspiegabili. Quei nomi vengono compresi soltanto da noi, che ci sentiamo anche un po’ speciali quando li usiamo. Vi siete mai chiesti perché i soldi si chiamano picciuli (o piccioli)? Beh, noi sì e oggi ve lo spiegheremo, grazie anche all’aiuto del nostro Nando Cimino.

Tutto deriva dal fatto che, anticamente, nella nostra isola girava una moneta il cui nome era proprio picciolo. Rimase in uso fino alla seconda metà dell’Ottocento: era un piccolissimo soldino di rame che, viste le sue dimensioni, potrebbe essere paragonato ai moderni 5 centesimi di euro. A quanto pare, infatti, il diametro non raggiungeva neanche i 10 millimetri e il peso sarebbe stato inferiore al grammo.

Sul fronte del picciolo si trovava la scritta “1” mentre sul retro era in genere disegnata un’aquila. Nel 1860 il picciolo corrispondeva a 0,00354 lire. Un valore che, al giorno d’oggi, ci appare davvero insignificante.  Il taglio intero, quello cioè immediatamente superiore, era invece il grano che corrispondeva esattamente a 6 piccioli; seguiva il tarì che era equivalente a 20 grani e poi l’onza che era pari a 30 tarì. In epoca borbonica, la moneta da 1 picciolo fu abolita a causa del suo scarso valore. Con l’Unità d’Italia queste monete fu rimpiazzata dalla lira.

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