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Non si fermano i controlli della Guardia Costiera. Nell’ambito dell’operazione Confine Illegale, a partire dal mese di novembre, sono state elevate 700 sanzioni e sequestrate oltre 80 tonnellate di pesce. Le sanzioni ammontano a circa 1,5 milioni di euro e sono state eseguite 7 ordinanze di custodia cautelare. Le verifiche sono state effettuate in tutta Italia, non solo lungo le coste, ma anche nell’entroterra.

Per quanto riguarda la Sicilia, a Catania è stata fatta un’importante scoperta, all’interno di uno stabilimento per la produzione e la trasformazione di prodotti ittici. Le forze dell’ordine hanno trovato alcuni sacchi di calce idrata, utilizzata per effettuare, attraverso processi di immersione prolungata in vasche, lo “sbiancamento” dei filetti di baccalà. Sono state sequestrate circa 6 tonnellate di pesce.

A Trieste, al confine italo sloveno, la Guardia Costiera ha intercettato un furgone frigo con a bordo 78 kg di datteri di mare e 260 kg di pesce privo di elementi di tracciabilità. I datteri di mare non possono essere catturati, perché la cattura comporta il danneggiamento delle rocce in cui crescono con danni irreversibili per l’habitat costiero.

A Pavia, in un negozio etnico sono stati sequestrati 123 kg di prodotti importati illegalmente dall’Africa, in cattivo stato di conservazione e senza tracciabilità. A Milano, presso una piattaforma logistica, sono state rinvenute oltre 37 tonnellate di salmone stoccate in imballi che risultavano sprovvisti di indicazioni.

A Taranto, maxi-operazione contro una organizzazione dedita a furto, ricettazione, distribuzione e successiva commercializzazione di mitili contaminati. A Bisceglie (Bari) in un’azienda ittica, sono state sequestrate 3,5 tonnellate di polpo, seppie, calamari e scampi congelati provenienti dall’estero per superamento del termine minimo di conservazione.