Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Gli artisti siciliani hanno eseguito “Stranizza d’Amuri”.

  • Carmen Consoli omaggia la musica del maestro Franco Battiato.
  • La “cantantessa” ha eseguito uno dei suoi brani più celebri.
  • Insieme a lei Colapesce, Dimartino e Levante.

Un inno alla musica siciliana ha conquistato l’Arena di Verona. In occasione del suo evento speciale “25 anni Mediamente Isterici”, Carmen Consoli ha reso omaggio a Franco Battiato, scomparso di recente. La “cantantessa” (così come viene da sempre chiamata) catanese, ha festeggiato il suo quarto di secolo di attività artistica, proponendo diversi brani e la cover di “Stranizza d’Amuri“. Si tratta di una delle canzoni più famose di Battiato, uscita in origine nell’album “L’era del cinghiale bianco” nel 1979. Insieme a lei, l’hanno cantata altri 3 siciliani doc: Levante, Colapesce e Dimartino. Una scelta più che azzeccata, considerato che si tratta di un brano in lingua siciliana. Il risultato è stato molto emozionante, a dimostrazione dell’immensa eredità lasciata da Franco Battiato al mondo della musica.

Carmen Consoli canta Stranizza d’Amuri di Battiato

Tra gli altri ospiti che hanno preso parte all’evento “25 anni Mediamente Isterici”, Mario Venuti, Irene Grandi, Elisa, Manuel Agnelli, Marina Rei, Max Gazzé, Daniele Silvestri, Finaz, Samuele Bersani, Nada e Tosca. Tanti importanti protagonisti del panorama musicale italiano, che si sono esibiti insieme a Carmen Consoli. “Stranizza d’Amuri” è una delle canzoni più belle di Franco Battiato, dal significato profondo. Ecco quale.

Il brano è ambientato durante i bombardamenti degli Alleati ai piedi dell’Etna – nel vallone di Scammacca. Proprio nell’intro, infatti, c’è una parte “parlata“, in cui si narra che qui “i carritteri ogni tantu lassanu i loru bisogni / e i muscuni ci abbulaunu supra” (“i carrettieri ogni tanto lasciano i loro bisogni e i mosconi ci volano sopra”). In questo contesto, di per sé non molto romantico, esplode un sentimento nuovo e potente, una “stranizza d’amuri”. “Man manu ca passunu i jonna / ’sta frevi mi trasi ’nda ’ll’ossa / ccu tuttu ca fora c’è ’a guerra / mi sentu stranizza d’amuri, l’amuri” (“Man mano che passano i giorni questa febbre mi entra nelle ossa, nonostante fuori ci sia la guerra mi sento una stranezza d’amore, l’amore”). Ecco il video dell’esibizione all’Arena di Verona.

Articoli correlati