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Carretti siciliani in mostra a Palermo, nella Sala della Cavallerizza di Palazzo Sant’Elia, in via Maqueda 81. Da domenica 15 dicembre a sabato 25 gennaio, alcuni dei pezzi più pregiati della collezione di carri dell’Associazione Culturale Tan Panormi saranno esposti. Si tratta di alcuni esemplari d’epoca, prodotti dalle più importanti scuole di carradori e artigiani siciliani.

La mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 19. Nel fine settimana l’apertura sarà prolungata fino alle ore 23. Il biglietto ha un costo di 5 euro, ridotto 3 euro.  I nuclei familiari di 4 persone pagano un biglietto ridotto di 10 euro. Nelle giornate di sabato 28 dicembre, 4, 11 e 18 gennaio, alle ore 18, si potrà anche assistere a spettacoli di pupi e cantastorie.

A proposito di Palazzo Sant’Elia

Il Palazzo del Marchese di Santa Croce poi Trigona di Sant’Elia sorge a Palermo in via Maqueda. Deriva da una preesistenza cinque-seicentesca e assunse l’attuale configurazione dopo il 1756, quando Giovanbattista Celestri e Grimaldi di Santa Croce decise di continuare ampliarlo in direzione della “Strada Nuova”, l’odierna Via Maqueda, aperta per sventramento del tessuto medievale a partire dal 1600.

Contrariamente a quanto si è pensato fino ad oggi l’autore dell’opera potrebbe essere un architetto ancora sconosciuto. Recentissimi studi di uno dei restauratori del Palazzo, sostengono che l’architetto Nicolò Anito, precedentemente accreditato, potrebbe non esserne stato il vero artefice, ma solo uno dei prosecutori a partire dal 1756.

Poi solo dal 1759 all’Anito subentrò definitivamente Giovanbattista Cascione che assunse la direzione del cantiere. Una volta terminato fu uno dei più sfarzosi di Palermo. Tuttavia i Santa Croce si estinsero ben presto e dopo appena un secolo passava per volontà testamentarie a Romualdo Trigona e Gravina, principe di Sant’Elia, cugino dell’ultima discendente femmina dei Santa Croce. Anche questa famiglia ne mantenne la proprietà per poco più di un secolo.

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