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Nuovo colpo di scena nel caso di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato senza vita nel suo appartamento di Madrid, il 30 maggio del 2013. A parlare è Santina Biondo, la madre, che da tempo si batte per fare luce su quanto accaduto.

Originariamente, infatti, si parlò di suicidio, ipotesi sempre rifiutata dai familiari. “L’esito della relazione autoptica subirà un ritardo, è emerso un evento molto importante – spiega la donna -. Non posso ancora rivelarlo, ma si tratta di un fatto molto grave”.

Leggi anche: Caso Biondo, le rivelazioni della madre in tv

Nelle ultime settimane il tribunale provinciale di Madrid ha accolto la denuncia dei genitori di Mario Biondo, decidendo di indagare sul medico legale spagnolo che aveva eseguito l’autopsia sul corpo del palermitano.

La Procura generale di Palermo sta indagando per omicidio premeditato e nel fascicolo, al momento a carico di ignoti, potrebbero essere presto iscritti nomi e cognomi.

Posso dire che è emerso un fatto molto grave già a metà gennaio – spiega Santina Biondo -. La Procura Generale sta effettuando i dovuti accertamenti. Renderemo noti gli sviluppi del caso quando i nostri avvocati ci permetteranno di dare la notizia”. Il completamento della relazione autoptico potrebbe, comunque, avvenire entro i primi 10-15 giorni di febbraio.

“La nostra battaglia continuerà sino a quando Mario non avrà giustizia – ha aggiunto la mamma di Mario Biondo -. Il riconoscimento da parte del Tribunale provinciale di Madrid che il medico della prima autopsia abbia dichiarato il falso è per noi solo un inizio, vogliamo e dobbiamo arrivare alla verità e all’assassino di Mario. Devo dimostrare a tutto il mondo che è impossibile che mio figlio si sia impiccato.

Qui non si tratta di omissioni o di sviste. Qualcuno ha dichiarato il falso e non si poteva dire di aver aperto il cranio in Spagna senza trovare nessun elemento di rilievi al fine medico-legale, mentre il cranio è stato poi aperto per la prima volta a Palermo.

È stato detto che lo stomaco era vuoto quando invece poi a Palermo è stato trovato integro ed è stato aperto per la prima volta, trovando dei residui di carne. Ed era stato anche detto che fosse stato l’esame delle urine mentre poi la vescica era indenne e piena di urina”.

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