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Ficarra e Picone tornano in tv, in prima serata su Nove, con tre spettacoli degli esordi. Il Corriere della Sera ha intervistato il duo comico siciliano, che proprio in questi giorni sta lavorando alla seconda stagione della serie Netflix “Incastrati”.

Su Nove gli show di Ficarra e Picone

A partire dall’11 settembre, dunque, Salvo Ficarra e Valentino Picone tornano in prima serata in tv. Andranno in onda su Nove tre spettacoli degli esordi. L’intervista al Corriere della Sera inizia proprio ricordando i primi spettacoli e la nascita della loro comicità.

“Non partiamo mai dall’idea di dare un messaggio, ma da uno spunto che dia la possibilità di riflettere e ridere. Un obiettivo che arriva grazie al paradosso, all’esasperazione e al capovolgimento della realtà. L’ambizione è che la nostra comicità non diventi vecchia e rimanga attuale“, spiega Valentino.

Il primo dei tre spettacoli, in onda per tre domeniche, è “Sono cose che capitano“. “La comicità è necessariamente scorretta, tende a sovraccaricare per stigmatizzare un comportamento sbagliato, ricorre alla caricatura per smontare un luogo comune”, aggiunge Ficarra -.”Il Lei non sa chi sono io di Totò mette in ridicolo in una frase l’arroganza di chi ci crede davvero”, spiega Picone: “Ci piace affrontare certi temi come chi entra in un bar e dice la sua leggendo solo il titolo di giornale”.

Parlando dei social, Ficarra e Picone spiegano: “È sbagliato demonizzare i social, la differenza la fa il modo in cui li usi. Sono una nuova forma creativa e più canali ha un artista per esprimersi meglio è. La puzza sotto il naso rispetto a un mezzo è ingenua: è già successo per il cinema prima e per la tv dopo. Aristofane se ci fosse stata avrebbe fatto televisione; oggi Chaplin comincerebbe con TikTok“.

Nello spettacolo “Diciamoci la verità“,» Ficarra e Picone sono due siciliani flemmatici: “Siamo eroi della chiacchiera persa, come i due progettisti del Ponte sullo stretto impegnati a ornarlo di servizi di pubblica inutilità, ma di privatissimo guadagno”, commentano.

Il ciclo di show riproposti su Nove si chiude con “Vuoti a perdere“:  “Il vuoto nell’anima, nei sentimenti, nei progetti: talmente vuoto da sublimarsi e divenire surreale. Chi prendiamo in giro? Noi stessi, con le nostre manie, i nostri ghirigori mentali che giustificano il niente. Quello spettacolo fu il nostro primo momento di popolarità“.

“Da un giorno all’altro, cambiò tutto. I locali ci chiedevano: ma voi chi siete? Dobbiamo aggiungere posti. Noi pensavamo avessero coinvolto altri comici famosi, non capivamo il perché di tutte queste richieste di biglietti partite con il passaparola”, spiegano.

Per concludere, il duo palermitano spiega: “Da 30 anni cercano di appiccicarci etichette politiche ma la verità è che siamo spiriti liberi, colpiamo chi riteniamo sia giusto colpire, destra o sinistra, che non significa però essere qualunquisti”.

Foto Facebook @Ficarra e Picone – Pagina ufficiale.

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