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La Sicilia conferma la sua eccellenza olivicola nella nuova edizione della Guida agli Extravergini 2025 di Slow Food, conquistando riconoscimenti prestigiosi nonostante le sfide climatiche.

A 25 anni dalla prima edizione, la Guida agli Extravergini 2025 si conferma una bussola indispensabile per chi cerca qualità e sostenibilità nel panorama oleario italiano.

A cura di Slow Food Italia e realizzata grazie al contributo di esperti in tutta la penisola, la guida recensisce 1321 oli extravergini e 823 aziende, che difendono la biodiversità, tutelano il paesaggio e puntano sull’innovazione sostenibile.

Nonostante la campagna olearia complessa al Sud, segnata da siccità, temperature anomale e infrastrutture idriche carenti, la Sicilia si distingue ancora una volta per la qualità dei suoi extravergini.

In alcune zone, come il Catanese, si sono registrati crolli della produzione fino all’80%, ma il livello qualitativo resta alto, come dimostrano i premi conquistati.

Le Chiocciole Slow Food: le aziende modello

Simbolo dell’eccellenza secondo la filosofia Slow Food, la Chiocciola viene assegnata alle realtà che valorizzano il territorio, le varietà autoctone e la sostenibilità. In Sicilia, sei aziende hanno ricevuto questo riconoscimento:

  • Agrobiologica RossoChiaramonte Gulfi (RG);
  • Tenuta CavaseccaSiracusa (SR);
  • Terraliva – Buccheri (SR);
  • Titone – Misiliscemi (TP);
  • Vernera – Buccheri (SR);
  • Vincenzo Signorelli – Nicolosi (CT).

Grande Olio: gli extravergini al top

Il riconoscimento Grande Olio premia l’eccellenza organolettica legata al territorio. In Sicilia, si sono distinti i seguenti oli:

  • Evo Principe di Agnellaro – Aragona (AG);
  • Evo Cunzatillu di Cunzatillu – Cassaro (SR);
  • Dop Monte Etna di Roberto MiragliaCatania (CT);
  • Primo Dop Monti Iblei di Frantoi Cutrera – Chiaramonte Gulfi (RG);
  • Polifemo Dop Monti Iblei di Viragì – Chiaramonte Gulfi (RG);
  • Auliva di La Collina degli Iblei – Giarratana (RG);
  • Irè Selezione di famiglia di Terre di Shemir – Misiliscemi (TP);
  • Giarraffa e Multicultivar di Mandranova – Palma di Montechiaro (AG);
  • Notte Tempo Igp Sicilia di Terre di Zaccanello – Racalmuto (AG);
  • I Muri Igp Sicilia di Frantoi CovatoRagusa (RG);
  • Notti D’Amuri di Nettare d’Oliva – Realmente (AG);
  • Fuddìa di Sikulus – Santa Maria di Licodia (CT).

Grande Olio Slow: qualità che emoziona

Questo premio viene attribuito agli oli che, oltre all’eccellenza tecnica, trasmettono emozione, con un forte legame al territorio e alle varietà autoctone. I premiati in Sicilia sono:

  • Nettaribleo Dop Monti Iblei di AgrestisBuccheri (SR);
  • Cherubino Igp Sicilia Tonda Iblea di Terraliva – Siracusa;
  • Terre in Fiore e Goccia Verde di Terre di Demetra – Castelvetrano (TP);
  • Villa Zottopera di Agrobiologica Rosso – Chiaramonte Gulfi (RG);
  • Evo Guccione di Oleificio Guccione – Chiaramonte Gulfi (RG);
  • Qulfe Dop Monti Iblei di Terre sul Dirillo – Chiaramonte Gulfi (RG);
  • Principe di Marino – Ferla (SR);
  • Involio – Nocellara Etnea di Casa Grazia – Gela (CL);
  • Dop Valli Trapanesi di Titone – Loco Grande (TP);
  • Evo Disisa di Disisa – Monreale (PA);
  • Foglie di Platino Igp Sicilia – Nocellara del Belìce di Vincenzo Signorelli – Nicolosi (CT);
  • Alberelli Grand Cru – Cerasuola di Baglio Ingardia – Paceco (TP);
  • La Biancolilla di Bio Terrazzino – Raffadali (AG);
  • Evo Maira di Marcello Maira – San Giovanni Gemini (AG);
  • Siracusana – Zaituna di Tenuta Cavasecca – Siracusa (SR).

Malgrado un’annata tra le più difficili, la Sicilia tiene alto il nome dell’olio extravergine italiano, portando a casa un bottino ricco di premi. Un segnale forte di dedizione e visione, che fanno dell’isola un punto fermo nel panorama oleario di qualità.