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L’autentica ricetta siciliana.

  • Mostarda di Fichi d’India, proprio come la facevano le nonne.
  • Il piatto che riporta alla memoria i ricordi dell’infanzia.
  • Un dolce semplice, ma delizioso: ecco ingredienti e procedimento.

La parola “mostarda” fa pensare a tante preparazioni diverse, ma quando la si pronuncia in Sicilia, i dubbi sono pochi. Basta sentirla per ricordare a una preparazione della tradizione, quasi impossibile da trovare nei negozi. La Mostarda di Fichi d’India ha tutto il sapore dell‘estate, ma si consuma in autunno. Si ricava dal succo del frutto-simbolo della nostra terra, che i siciliani amano gustare sbucciato e freddo.

Quando diventa mostarda è una preparazione che si può consumare appena cucinata, tiepida o appena uscita dal frigorifero. È celebre per le tradizionali formine di ceramica che richiamano i soggetti più disparati (dai motivi floreali a quelli sacri). Volendo, potete abbinarla alla cannella o al cacao e ricoprirla di mandorle. Qualora decidiate di farla essiccare (sotto il sole per qualche giorno o adoperando un essiccatore), può durare a lungo. I mesi migliori per gustarla sono settembre e ottobre.

Ricetta Siciliana della Mostarda di Fichi d’India

Ingredienti

  • Fichi d’India maturi (per 4 persone ce ne vogliono una trentina);
  • Amido di grano o di mais (120 g circa per ogni litro di liquido ottenuto);
  • Mandorle tritate tostate;
  • Cannella in polvere;
  • Cacao amaro in polvere.

Procedimento

  1. Per fare la mostarda di Fichi d’India, dovete anzitutto sbucciare i fichi  e metterli a cuocere in una pentola sul fuoco moderato.
  2. Mescolate spesso, fino a far ridurre il composto di circa una metà.
  3. Filtrate il liquido ottenuto attraverso un colino o un passa verdure.
  4. Per ogni litro, dovete aggiungere circa 120 grammi di amido.
  5. Qualora voleste aggiungerlo, potete unire 30 grammi di cacao amaro per ogni litro di liquido (unitelo all’amido prima di rimescolare). Per la cannella, regolatevi a occhio, mettendone una dose inferiore.
  6. Mescolate bene facendo attenzione a non formare grumi ed, eventualmente, passate ancora una volta al colino fine.
  7. Mettete il composto di nuovo sul fuoco e dal momento dell’ebollizione, fatelo cuocere a fuoco moderato per circa mezz’ora.
  8. Versate in una ciotola e fate riposare in frigo per una notte. Per farlo essiccare al sole, utilizzate le apposite formine di terracotta, che avrete precedentemente inumidito.
  9. Prima di servire, guarnite con la granella di mandorle.

Buon appetito! – Foto: Tina Ventinove.

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