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Tre nuove opere d’arte per la città “del vino e del legno”.

  • L’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri firma tre nuovi murales a Camporeale.
  • I soggetti rappresentano l’anima più autentica della cittadina in provincia di Palermo.
  • Sono rappresentati, infatti, un falegname, un vignaiolo e la Madonna dei Peccatori, che qui si venera.

Camporeale, città del vino e del legno, accoglie tre nuovi murales dell’artista Igor Scalisi Palminteri. Le tre opere sono unite da un fil rouge che racconta la tradizione: esiste, infatti, un antico canto popolare che parla di affetto, rispetto e amore per il proprio paese, che lega idealmente i soggetti rappresentati. Per interpretare l’anima più autentica del paese, Igor ha scelto la Madonna dei Peccatori, qui venerata, raffigurata secondo l’iconografia con il manto aperto ad accogliere i peccatori; un vignaiolo sorridente con in mano un bicchiere di buon vino;  un falegname al lavoro, un po’ mastro Geppetto, un po’ San Giuseppe. Molto importante la scelta di “legare” i tre murales con le parole di un antico canto popolare d’amore raccolto a Camporeale e riportato in un’opera letteraria di Pitrè e Salomone Marino. Una lunga frase che salda le tre opere l’una all’altra e corre a margine di ogni murale: un vero messaggio di amore per il proprio paese.

Il significato delle tre opere

“Appena mi hanno proposto questo progetto, ho aderito in maniera entusiasta – ha detto il sindaco Luigi Cino – perché questi murales raccontano profondamente Camporeale“. Il progetto è dell’associazione turistica Pro Loco Camporeale, in partenariato con l’associazione culturale CamporealeLive e attinge al bilancio partecipativo del Comune. “L’idea di base del progetto è quella di valorizzare angoli delle vie del centro, con immagini fortemente legate alle tradizioni e all’identità del paese: l’agricoltura, l’artigianato e la grande devozione per la Madonna, a cui – spiega Benedetto Alessandro, presidente delle due associazioni – è consacrata Camporeale. Temi importanti in cui ogni cittadino si riconosce, al di là di ogni differenza di età, ceto sociale o lavoro”.

“Dal confronto con il territorio nascono queste mie tre immagini che spero possano rappresentare il paese. Il primo murale di questo trittico guarda all’impostazione di Piero della Francesca, da un lato – spiega Igor Scalisi Palminteri -, e dall’altro, a certa pittura popolare legata all’ex voto, rapida, veloce, non accademica, che schiaccia occhio all’iconografia bizantina per la ieraticità del volto della Madonna”. Gli altri due murales, il vignaiolo e il falegname, pescano invece nelle attività artigiane proprie di Camporeale. L’intento è quello di cucire un itinerario turistico che, tramite le tre opere, possa portare il visitatore – che magari giunge per caso o seguendo un circuito da winelover – dentro i vicoli e le botteghe artigiane più autentiche del paese.

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