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A Palermo la manifestazione nata dal post di Natale Giunta.

  • Lo chef siciliano ha lanciato un appello per il settore della ristorazione in Sicilia.
  • Si è svolta una manifestazione pacifica contro il nuovo decreto di chiusura del Governo Draghi.
  • «Così ci state uccidendo – ha detto lo chef -. Vogliamo chiarezza e coraggio».

Si è svolta davanti al Teatro Massimo di Palermo la manifestazione pacifica nata da un post dello chef Natale Giunta. L’iniziativa è nata per protestare contro il nuovo decreto di chiusura stabilito dal Governo di Mario Draghi, che include restrizioni legate al contenimento della pandemia da Covid-19. Un vero e proprio grido d’allarme, da parte dello chef palermitano: «Non è più tempo di postare video con le ricette e di lievito – ha detto – vogliamo lavoro e dignità. Gli italiani non parlano perché hanno paura. Così ci state uccidendo, vogliamo dal Governo chiarezza e coraggio».

Tra le richieste emerse dalla piazza ristori più veloci ed efficaci e il coraggio di una scelta definitiva che archivi definitivamente la politica delle aperture e chiusure a singhiozzo. «Ci rendiamo conto che c’è una pandemia in atto e non vogliamo sminuire la gravità del problema – ha aggiunto lo chef Natale Giunta -, chiediamo però che siano adottate scelte più coraggiose e meno tossiche per le nostre categorie produttive. Chiediamo o il lockdown totale per tutte le attività e adeguati ristori subito, visto anche che i dati della diffusione dell’epidemia hanno dimostrato che chiudere solo noi non è stata la soluzione al problema, oppure una zona bianca con i protocolli di sicurezza, cioè aperture libere e totali con gli accorgimenti necessari, che in gran parte abbiamo già adottato su indicazione del governo sostenendo ingenti spese. Così non possiamo andare avanti, in attesa che decidano cosa fare con noi saremo già morti».

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