La Sicilia e i suoi biscotti, storia di un amore senza fine. Quando si parla di pasticceria siciliana, bisogna mettersi comodi, perché c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Così, andando a curiosare tra le migliori ricette dei dolci della Festa dei Morti, ci si imbatte in biscotti che sanno di mandorla, dalla consistenza unica. Stiamo parlando degli ‘Nzuddi o ‘Nzulle. Ora, prima di procedere, bisogna fare un piccolo passo indietro. Ecco perché.
Questi dolcetti si possono trovare e preparare durante tutto l’anno,ma loro ricetta è legata in particolare a due ricorrenze. A Catania, dove sono tondi, non possono mancare per la Festa dei Morti. A Messina, dove sono più squadrati, si cucinano in occasione dei festeggiamenti della Madonna delle Lettera, il 3 giugno. Dato che sono davvero buoni, potete realizzarli ogni volta che volete! Si abbinano magnificamente con vini passiti o liquorosi siciliani, per una pausa dolcissima e speciale. Ma qual è la loro origine? Scopriamolo subito.
L’origine catanese degli ‘Nzuddi è attestata in un convento di suore vincenziane a Catania, dal quale i biscotti dei morti traggono ancora il nome. ‘Nzuddo è a infatti l’abbreviazione del nome Vincenzo che in dialetto siciliano è “Vincinzuddu“. Solo in un secondo momento, gli ‘Nzuddi si diffusero nelle altre parti della Sicilia. Le suore li offrirono in gesto caritatevole ai messinesi rimasti sfollati dopo il terremoto del 1908, sopravvissuti perché protetti dalla Madonna della Lettera. Ecco perché a Catania gli ‘Nzuddi si mangiano nel periodo della Festa dei Morti, mentre a Messina si preparano e consumano il 3 giugno.
Ingredienti
Procedimento
Buon appetito! – Ricetta e foto di Mimma Morana.