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Palazzo Chiaramonte accoglie di nuovo il pubblico.

Lo Steri di Palermo riapre al pubblico con tante novità. Il trecentesco Palazzo Chiaramonte, maestoso edificio a due passi dal mare della Cala, si propone con un particolare percorso museale, ma non solo. Da sabato 5 giugno, infatti, si potranno visitare le celebri carceri dell’Inquisizione, la Sala magna con il soffitto trecentesco appena restaurato e si potrà ammirare di nuovo “La Vucciria“, capolavoro donato all’Università da Renato Guttuso. Il quadro, dopo la trasferta romana al Quirinale e a Montecitorio, torna nella sua sede naturale con un nuovo allestimento nella Sala delle armi. L’allestimento ne racconta la genesi attraverso foto e video dello stesso artista, contributi presi dalle Teche Rai e dal “Diario di Guttuso” del 1982 di Giuseppe Tornatore. Scopriamo insieme i dettagli.

Le novità dello Steri di Palermo

Con la nuova sistemazione, l’osservatore può cogliere del tutto il significato e le valenze pittoriche dell’opera. L’illuminazione consente di godere di ogni particolare. Nell’allestimento, curato da Marco Carapezza, Maria Concetta Di Natale e (per la parte architettonica) da Maria Carla Lenzo, le figure prendono vita, grazie anche all’ascolto delle “abbanniate” (le caratteristiche grida dei venditori del mercato), registrate e conservate dal Centro regionale del Catalogo.

Grazie alla volontà del Rettore, Fabrizio Micari, tutto il complesso del Palazzo Steri di Palermo diventerà un grande contenitore culturale con l’inaugurazione il 2 luglio del Museo dell’Università nei “magazzeni” sul retro del palazzo. Il materiale proviene dagli archivi dell’ateneo, catalogati e sistemati. Il percorso espositivo racconterà la storia dell’Università dalla sua fondazione nel 1806 per volere di Ferdinando I di Borbone delle due Sicilie. Si potranno vedere dal vivo oggetti, come la bilancia di Cannizzaro, e documenti sui primi laureati e sulle prime donne che hanno conseguito la laurea. La Sala delle Armi ospiterà inoltre un museo dei Chiaramonte, sempre a cura di Maria Concetta Di Natale, dove saranno esposti anche manufatti di uso quotidiano provenienti dal Salinas. Si lavora, intanto, al recupero del portico che delimitava il giardino chiaramontano, di cui si erano perse le tracce perché inglobato nei fondaci di servizio al porto. Anche questo sarà fruibile dal prossimo luglio.

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