Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Il museo nella città della Villa del Casale.

  • È tutto pronto per l’apertura del museo di Palazzo Trigona a Piazza Armerina.
  • Determinata l’istituzione del biglietto d’ingresso: un fondamentale passo verso l’inaugurazione.
  • Il settecentesco edificio diventerà nodo centrale e cuore pulsante dell’area.

Una struttura museale moderna e un cuore pulsante del polo culturale di una parte di Sicilia ricca di storia. Sarà tutto questo – e molto di più – Palazzo Trigona a Piazza Armerina. Si avvicina a rapidi passi l’apertura del nuovo museo: l’apposito comitato dei Beni Culturali ha, infatti, determinato l’istituzione del biglietto d’ingresso. La determinazione segna un fondamentale step in avanti per l’inaugurazione dell’edificio settecentesco. In quest’area della Sicilia, in provincia di Enna, si trovano il Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale. Scopriamo meglio tutti i dettagli.

Palazzo Trigona a Piazza Armerina: i biglietti

Il biglietto d’ingresso del Palazzo Trigona di Piazza Armerina costerà 6 euro, ma sono previsti anche biglietti cumulativi, che includono la visita ad altri siti del Parco Archeologico. In particolare la visita del Palazzo e della Villa del Casale costerà 13 euro; il biglietto cumulativo per i quattro siti del Parco, invece, 16 euro. Alberto Samonà, assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, ha spiegato: «Palazzo Trigona, i cui lavori di allestimento sono in fase di ultimazione, aprirà i battenti nell’arco di poche settimane e diventerà un centro nevralgico attraverso cui si avvierà un’azione di valorizzazione coordinata di un territorio che annovera importanti testimonianze storico-archeologiche di grandissimo valore». Conosciamo meglio questo palazzo.

La storia di Palazzo Trigona della Floresta e di San Cono

Palazzo Trigona a Piazza Armerina fu costruito sul lato est della piazza dove si trova la Cattedrale, alla fine del XVII secolo. I lavori finirono nella prima metà del XVIII secolo, ma le opere per le decorazioni andarono avanti a varie riprese, fino al 1920 circa. Non vi sono testimonianze certe sulla firma della progettazione. L’ipotesi più accreditata lo attribuisce all’architetto Orazio Torriani, che seguì i lavori della Cattedrale e contribuì alle scelte ed alle idee. Ha una pianta rettangolare, a corte, e si sviluppa su tre piano, oltre l’ampio sottotetto. Include un ampio portale sul prospetto nord, con balconi dotati di ringhiere pregevoli e finestre. È in mattoni di terracotta a faccia vista e pietra arenaria locale. Il piano nobile era pavimentato con preziose maioliche di Caltagirone, andate perdute. Nel soffitto vi sono volte affrescate con motivi floreali e paesaggi neoclassici. Foto: Carlo Pelagalli –  CC Attribution-Share Alike 3.0 Unported.

Articoli correlati