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Il pane di Lentini vanta oltre un secolo di tradizione. Si tratta di una specialità siciliana, per essere precisi della provincia di Siracusa, dal sapore delizioso, con una ricetta complessa. Un tempo veniva preparato dalle donne, che portavano l’impasto da cuocere nei forni in pietra alimentati a legna. Parte del pane poi si lasciava al proprietario del forno, come pagamento per il suo utilizzo, mentre il resto era destinato agli operai che lavoravano lontano da casa.

Il prodotto, quindi, doveva essere in grado conservarsi a lungo, senza che diventasse raffermo troppo presto. La ricetta, che viene tramandata di madre in figlia, presenta naturalmente piccole differenze da una famiglia all’altra.

Alla semola di grano duro si aggiungeva una parte di farina di Timilia. Oggi si prepara con farina di semola di grano duro, sale e acqua (sette litri ogni 10 chili di farina) e si usa comunemente il lievito di birra, anche se molti forni usano lievito madre, il cosiddetto crescente. L’impasto riposa per una o due ore, quindi i pani vengono modellati a forma di “S” e cosparsi di semi di sesamo in superficie.

La cottura dura circa 45 minuti e avviene in forni di pietra con fuoco diretto di legna (gusci di mandorle, rametti di olivo e rametti di arancio). Il pane di Lentini ha la crosta sottile e morbida e una mollica compatta. Visto che il processo produttivo è abbastanza complesso, la produzione è limitata a una decina di lavoratori artigianali.

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