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  • Piermaria Capuana assessore più giovane d’Italia.
  • Il record del 18enne della provincia di Catania.
  • É stato nominato dal sindaco Nino Bellia al Comune di San Giovanni La Punta.

Certo che non si finisce mai di scoprire nuovi record in Sicilia. Questa volta non si tratta di un primato che chiama in casa la pasticceria o l’enogastronomia in generale (argomenti ai quali siamo ben abituati), bensì la politica. Il 18enne Piermaria Capuana è l’assessore più giovane d’Italia.

La sua storia ci porta al Comune di San Giovanni La Punta, in provincia di Catania: nei giorni scorsi è stato nominato dal sindaco, Nino Bellia, in quota alla lista civica Onda. Il padre è Daniele Capuana, ex assessore provinciale, che ha anche ricoperto il ruolo di consulente del sindaco Salvo Pogliese per lo Sport e lo Sviluppo Turistico.

L’assessore più giovane d’Italia è Piermaria Capuana

Piermaria Capuana, con i suoi 18 anni, è dunque l’assessore più giovane d’Italia. Dopo essersi diplomato al liceo economico-sociale “Ettore Majorana” di San Giovanni La Punta, studia adesso alla facoltà di Scienze Politiche, a Catania. É il presidente uscente della Consulta Provinciale Studentesca.

Dopo il giuramento, lo hanno festeggiato un centinaio di giovani, che si sono raccolti nella piazza antistante il Municipio puntese. Il neoassessore ha commentato con grande entusiasmo la nuova avventura, che lo vede giovanissimo protagonista.

«Essere l’assessore più giovane d’Italia – ha detto Piermaria Capuana – è per me il riconoscimento verso l’impegno profuso nell’arco della mia adolescenza ed oggi una grande prova di maturità e responsabilità nei confronti della cittadinanza. Spirito d’intraprendenza, attivismo, passione e onestà sono i valori che più rappresentano la nostra idea di politica. Puntare sui giovani non è una scommessa ma investimento, credo nella necessità di coinvolgere sempre più i giovani nella cosa pubblica, abbattendo anche il preconcetto che se si è giovani ci si deve accontentare, si ha poca esperienza e quindi si deve aspettare».

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