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Pippo Baudo racconta Monica Vitti. La grandissima attrice, icona del cinema italiano, è morta all’età di 90 anni. Da tempo aveva abbandonato le scene, a causa di alcuni problemi di salute, ma il suo ricordo è vivo più che mai. Tra gli aneddoti poco noti della sua vita, ce ne sono alcuni legati alla Sicilia.

Il ricordo di Monica Vitti di Pippo Baudo

Monica Vitti è stata una delle più grandi attrici del cinema italiano. Una vera icona senza tempo, amatissima dal pubblico e da quanti hanno lavorato con lei. Pippo Baudo l’ha conosciuta bene, come ha raccontato all’Agi.

«Io ho avuto l’onore di conoscerla bene, di esserle amico, parliamo di una donna eccezionale». Sono queste le prime parole che il conduttore ha dedicato all’attrice, scomparsa dopo una lunga malattia.

«Era speciale: comica, autoironica e capace di fare tutto. Basti pensare a “Polvere di Stelle” con Sordi», ha aggiunto. «Avevamo un rapporto affettuoso – ricorda – abbiamo fatto “Canzonissima” insieme e le piaceva parlare in dialetto siciliano per giocare, perché aveva vissuto a Messina».

Negli ultimi anni, però, il presentatore e l’attrice si erano persi di vista. «Il suo uomo l’ha tenuta isolata – racconta Baudo – non la sentivo da qualche anno, ma sono veramente giù per questa morte. Si è spenta una grande artista».

Monica Vitti, il cui vero nome era Maria Luisa Ceciarelli, veniva chiamata Marisa. Era figlia di Angelo e di Adele, era nata a Roma il 3 novembre del 1931, ma ha iniziato a fare teatro sotto i bombardamenti, proprio a Messina.

Il papà Angelo faceva l’Ispettore del Commercio Estero e da Roma era stato trasferito per otto anni a Messina, dove l’attrice, insieme con i suoi due fratelli maggiori, Franco e Giorgio, durante lo sgancio delle bombe, sdrammatizzava le ore di tensione mettendo in scena tra le mura domestiche piccoli spettacoli animati da burattini.

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