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Nello scorso mese di novembre, la tragedia di Casteldaccia ha sconvolto la Sicilia. Nove persone sono morte, travolte dal fango e dall’acqua, a causa dell’esondazione del fiume Milicia.

Adesso ci sono i primi indagati dalla procura di Termini Imerese. Si tratta dei proprietari della villetta, che era stata costruita abusivamente: Antonino Pace e Concetta Scurri. I reati per i quali si procede, spiega BlogSicilia.it, sono disastro colposo e omicidio.

Il difensione dei coniugi Pace, l’avvocato Marco D’Alessandro, ha spiegato: «Siamo in attesa di conoscere l’esito delle indagini e poi faremo le nostre valutazioni, perché bisogna vedere se sono state individuate altre responsabilità. Noi rimaniamo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Spero che ci sia una giustizia equa che faccia emergere le colpe di tutti. Sono molti attori in questa vicenda che dovranno venir fuori».

I proprietari della villetta sono stati i maggiori indiziati sin dall’inizio dell’attività investigativa. Secondo gli inquirenti, avevano dato la loro casa in comodato d’uso alla famiglia Giordano senza riferire che sull’abitazione pendeva un’ordinanza di demolizione per abusivismo edilizio.

Nel corso di una conferenza stampa, però, hanno dichiarato di non essere stati a conoscenza dell’atto comunale. «Sono dispiaciuto e disperato – ha detto Pace –. Se avessi saputo una cosa del genere non avrei mai permesso a nessuno di vivere in quella casa». Una versione smentita, dato che c’è un’ordinanza di demolizione del 15 luglio 2008 ed era stata notificata l’1 agosto successivo.

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