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Il Castello Requisenz è l’antico baluardo del centro abitato di Buscemi, in provincia di Siracusa. Oggi rimangono solo le sue rovine, che accolgono chiunque arrivi dall’ingresso meridionale. Si trova in una posizione elevata, su una collinetta, e un tempo garantiva il controllo del territorio. Una fonte del 1298 cita Buscemi come “oppidum”, cioè come sito munito di mura e protetto da un castello, ma l’attestazione esplicita dell’edificio come castello risale al 1355. Fu edificato nel XIV secolo su alcune strutture precedenti, probabilmente da Guglielmo Ventimiglia barone di Buscemi. Passò, in seguito, ai Requisenz (o Requiesenz), signori di Pantelleria, grazie al matrimonio tra due esponenti delle famiglie: Giulia Ventimiglia e Bernardo Requisenz. Dopo il terremoto del 1693 i Requisenz trasferirono la loro residenza in un palazzo ubicato nell’attuale via principale dell’abitato (Corso Vittorio Emanuele) e promossero la trasformazione del castello in un convento di Cappuccini. Il complesso monastico venne ultimato intorno al 1765 e poi abbandonato nel corso del XIX secolo e destinato, per un breve periodo, a cimitero.

Castello Requisenz Architettura

L’impianto originario del Castello Requisenz, probabilmente, aveva una pianta poligonale ed era munito di torri. Oggi vediamo i ruderi di pietra bianca locale, immersi in una incolta vegetazione, ma si può scorgere il concio di chiave di un portale in cui è scolpito lo scudo araldico del casato Ventimiglia-Requisenz. La zona del castello, in contrada Monte, è raggiungibile dalla strada di collegamento tra il centro urbano e strada “mare-monti”, nei prossi della periferia sud. Chi è appassionato di archeologia troverà sicuramente interessanti i dintorni di Buscemi. Sul Monte Casale, ad esempio, si trova il sito dell’antica Kasmene, una colonia greca fondata nel 644 a.C. dai siracusani, in cui si possono ammirare i resti del tempio, delle abitazioni e la necropoli.

Foto da video: YouTube

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