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La cucina ennese è rustica e abbondante. Deve la sua fama all’utilizzo di prodotti semplici, che si combinano insieme per dare vita a ricette che sanno essere essenziali, ma anche sontuose. Enna si trova arroccata su un crinale roccioso, a circa mille metri di altitudine, ed è anche conosciuta come “ombelico della Sicilia“. Offre eccellenti panorami e racchiude al suo interno alcuni pregevoli architetture. Accanto a questo non mancano i prodotti dell’enogastronomia, connessi al territorio e alle sue tradizioni. Si tratta di una cucina tipicamente montana. Cominciamo dal Pan del Dittaino, un pane Dop conosciuto per la sua qualità. Tra i primi piatti, non possiamo non citare la versione locale della pasta ‘ncasciata, un timballo di maccheroni con ragù, uova, salame, formaggio e piselli) o i maccheroni in agrodolce, con ragù, melanzane, zucchero e cannella. Il gateau di riso all’ennese, invece, è tipico dei giorni di festa: un piatto unico con carne, piselli, melanzane, caciocavallo e uova sode. Per quanto riguarda le minestre, oltre al tradizionale macco di fave, va per la maggiore la frascatula ai finocchietti selvatici. Ma cosa è la frascatula? È una polenta che si prepara con farina di mais, di origine povera, che si insaporiva con le verdure che si trovavano di stagione in stagione.

Cucina ennese: secondi e dolci

Passando ai secondi, si utilizza molto la carne suina: tra i piatti più famosi c’è la salsiccia magna, preparata con aggiunta di semi di finocchio e caciocavallo. Conosciuto anche il polpettone all’Ennese. In generale, il polpettone è una preparazione diffusa in tutta la Sicilia, con diverse varianti. Nella cucina ennese non manca la giusta tradizione in fatto di formaggi: si comincia da piacentinu ennese, speziato e giallo per via dello zafferano, e si procede con primo sale e ricotta salata. Chiudiamo in bellezza con i dolci: i più rinomati sono la cubbaita, cioè un torrone con sesamo, miele e mandorle, e i “ditini“, cioè biscotti alla cannella.

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