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Nicosia sorge sui declivi di quattro rupi, su cui spiccano i ruderi del castello medievale. Siamo nel territorio di Enna, tra le nevi e i boschi delle Madonie e dei Nebrodi. Questo territorio affascinò già gli arabi, il normanno Conte Ruggero d’Altavilla e l’Imperatore svevo Federico II. Si suppone che a fondarla furono i bizantini, intorno al VII secolo.

La Storia

Le origini di Nicosia sono incerte. Gli storici la identificano con tre città dell’antichità: Engio, Erbita e Imachara. Sotto la dominazione degli arabi, venne chiamata Niqusìn e fece parte di un sistema di città fortificate. Dopo la conquista normanna, durante il processo di latinizzazione della Sicilia, venne ripopolata da una colonia di lombardi, che si stanziarono nella parte alta del borgo nel quartiere di Santa Maria.

La popolazione greco-bizantina si spostò nella parte più bassa, fondando un nuovo quartiere che gravitava intorno alla chiesa di rito greco di San Nicolò (o San Nicola), detta San Nicolò del Piano. La difficile convivenza tra i lombardi, detti anche Mariani, e i greco-bizantini, detti anche Nicoleti, degenerò, sin dall’inizio, in una vera e propria lotta etnica.

Dal Quattrocento la rivalità si trasformò più in un antagonismo religioso, per imporre l’una o l’altra chiesa come chiesa madre. Tracce dell’immigrazione lombarda rimangono ancora oggi nel dialetto parlato a Nicosia e che viene detto gallo-italico.

Nel Medioevo Nicosia divenne la quarta città demaniale della Sicilia, preceduta solo da Palermo, Messina, e Catania. Sotto gli Svevi ebbe una grande ascesa e nel 1209 venne nominata Civitas Costantissima da Federico II. Durante la dominazione spagnola, ricevette nel 1535 la visita dell’imperatore Carlo V d’Asburgo. Sotto i Borbone, nel 1817, divenne sede vescovile e sotto Vittorio Emanuele II di Savoia, capoluogo di circondario e tale rimase fino al 1927, quando passò dalla provincia di Catania alla nuova provincia di Enna.

Cosa vedere a Nicosia

Sicuramente da visitare è la Cattedrale di San Nicolò, dedicata a San Nicola di Bai. Fu edificata intorno al 1340, come ampliamento di una preesistente cappella. Le chiese di Nicosia sono numerose: tra le più famose vi sono la Basilica di Santa Maria Maggiore, la chiesa di San Vincenzo Ferreri e quella di San Michele Arcangelo.

Del Castello Normanno rimangono soltanto le rovine. Vi sono molti palazzi pregevoli, come Palazzo Cirino, che custodisce l’affresco “Il giudizio di Paride” del pittore Natale Attanasio. Molto interessante anche la Torre Campanaria della Cattedrale, di origine araba.

Foto di Fabio Bruno – www.oliosandamiano.it, CC BY-SA 3.0, Collegamento

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