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Palazzo Steripinto di Sciacca: suggestivo e fortificato.

  • È uno dei palazzi più antichi della cittadina e si configura come uno dei maggiori esempi di arte plateresca della Sicilia.
  • Gli è stato dato il soprannome di “palazzo dei diamanti” per la sua particolare decorazione.
  • Ecco cosa lo rende unico e perché rientra tra le cose da vedere a Sciacca.

Il nostro viaggio alla ricerca dei palazzi siciliani più interessanti ci porta oggi in una celebre cittadina di mare: Sciacca, in provincia di Agrigento. I motivi per visitarla sono numerosi, ma di rado includono l’edificio di cui vogliamo parlarvi. Il Palazzo Steripinto fu eretto nel 1501 da Antonio Noceto, nipote del celebre Gerardo Noceto, ed è uno dei palazzi più antichi della cittadina. Costituisce uno dei più interessanti esempi di arte plateresca della Sicilia. In esso si fondono elementi strutturali e morfologici tardo gotici catalani e rinascimentali, di origine italiana. Il nome deriva dalla fusione del sostantivo “hosterium” con il participo “pictum”. “Hosterium” è un nome comune ad altri palazzi medievali della Sicilia, il cui significato è “palazzo fortificato”, mentre “pictum” vuol dire letteralmente “dipinto”, ma in questo caso può tradursi con “ornato”.

Le caratteristiche del “palazzo dei diamanti”

La facciata del Palazzo Steripinto, infatti, è ornata da tante bugne di pietra – una sorta di armatura – a punta di diamante, che creano un suggestivo effetto decorativo. Due colonnine marmoree, che si trovano nei due cantonali ai lati del prospetto, conferiscono una nota leggiadra. Lo stemma al centro della lunetta, sopra il portale, è dei Lucchesi Palli, ai quali l’edificio passò in proprietà per via di matrimonio. Lo stemma sui capitelli delle colonnine delle bifore è, invece, dei Noceto (il cui simbolo è l’albero di noce).

ùSeppur la facciata sia rimasta sempre tale, l’interno dell’edificio è stato più volte rimaneggiato nel corso dei secoli. Al piano terra, all’interno del palazzo persistono ancora un giardinetto e un androne sorretto da robusti archi a sesto acuto. Questo edificio ha un soprannome molto particolare: “palazzo dei diamanti“, perché le decorazioni esterne conferiscono all’insieme un aspetto unico. Queste, a seconda della luce esterna, assumono diverse tonalità di colore, rendendo suggestivo, austero e fortificato l’aspetto del palazzo.

Foto: Mboesch

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