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I siciliani hanno un grande cuore e non mancano mai le dimostrazioni di questa loro qualità. Sulle pagine di Repubblica leggiamo la storia di Fedele Termine, panificatore di Caltanissetta. Ogni sera, Fedele lascia sulla panchina davanti il suo panificio buste di latte, acqua, olio e il pane rimasto dalla giornata. Così è diventata la panchina della solidarietà.

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Originario di Ribera, questo panificatore ha fatto della panchina di via Fra’ Giarratana un centro di raccolta per viveri per i bisognosi. Da sedici anni si è trasferito con la famiglia nel Nisseno. Qui gestisce “Il pane”, diventato punto di riferimento per molti cittadini: quando chiude, lascia latte, mozzarella, olio, sale, frutta e soprattutto buste di pane, che invece di finire tra i rifiuti vanno a chi ne ha bisogno.

Il panificio è diventato punto di riferimento per tanti ragazzi che operano nel sociale. Insieme ad alcuni amici ha creato il gruppo di aiuto “Ragazzi della notte”, per sensibilizzare contro l’abuso di droghe e alcol. Tanti piccoli contributi, che giovano a tutta la comunità.

“Non manca mai il cibo nella mia panchina – racconta Fedele Termine a Repubblica – a volte porto io stesso i viveri che ho raccolto a casa di chi ne ha bisogno. In fondo, è tutto iniziato così. Quando un mese fa, la mamma di una bambina ammalata mi ha chiesto di portarle del pane rimasto al negozio perché non poteva permettersi di darle da mangiare. Sono corso in aiuto e da allora ho iniziato a farlo ogni giorno. E’ diventata la mia missione”.

“Per essere felici di deve essere pazzi e, per essere pazzi, si deve fare quello che gli altri non hanno il coraggio di fare”, si legge sul profilo Facebook del panettiere. Anche in quello che fa lui ogni giorno c’è coraggio, e i risultati si vedono.

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