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Lo sfincione è il re dello street food palermitano. Prepararlo in casa non è difficile, basta seguire la ricetta giusta.

Sfincione cosa è?

Si tratta una specialità a metà strada tra il pane e la focaccia, condita con pomodoro, cipolla, caciocavallo e origano. A lungo questo piatto è stato il pranzo degli agricoltori che lavoravano nei campi.

Dove nasce lo sfincione

Secondo alcune ricostruzioni lo sfincione sarebbe nato a Palermo, dentro il monastero di San Vito, in un’area compresa tra il mercato del Capo, via Cappuccini e piazza Indipendenza. Le suore volevano creare un pane più ricco, in occasione delle festività. Dato che potevano disporre soltanto di pasta lievitata e di ingredienti “poveri”, tipici della cucina contadina, diedero vita allo sfincione.

Sfincione cosa significa

Ora che sappiamo chi ha inventato lo sfincione, scopriamo l’origine del nome. Il nome sfincione, così come sfincia (il tipico dolce siciliano) deriverebbe secondo alcuni dal greco spòngos, mediato dal latino spongia, che fa riferimento alla spugna. In entrambe le ricette, infatti, vi è un impasto molto morbido e spugnoso. Se volete conoscere tutte le sfincione siciliano, cliccate qui.

Sfincione come si fa? Ricetta

Ingredienti

  • 250 g farina “00”
  • 250 g farina di grano duro
  • 20 g lievito di birra
  • 150 ml olio extravergine d’oliva
  • 400 g di pomodori pelati
  • 1 grande cipolla gialla
  • 4 acciughe sotto sale
  • 100 g di caciocavallo fresco
  •  50 g di caciocavallo ragusano
  • 30 g di pangrattato
  • origano
  • pepe
  • sale

Procedimento

  1. Formate la classica fontana con le due farine setacciate.
  2. Aggiungete poco per volta il lievito sciolto nell’acqua tiepida e impastate fino a quando il composto non risulterà sufficientemente compatto.
  3. A questo punto aggiungerete il sale e, poco per volta, l’olio, continuando ad impastare fin quando non otterrete un impasto morbido ed elastico.
  4. Quindi sistemate l’impasto in una ciotola ricoperta con della pellicola trasparente.
  5. Mettete la ciotola in un luogo tiepido, coprendo il tutto con un panno di lana.
  6. Lasciate lievitare per due ore, fino a quando il suo volume non sarà raddoppiato.
  7. Nel frattempo mettete i pelati in una ciotola e conditeli con sale, pepe, cipolla tagliata sottilissima, preventivamente messa a bagno per circa venti minuti con acqua e sale.
  8. Strizzate la cipolla e unitela al resto, aggiungendo olio e origano.
  9. Ungete una teglia rettangolare, ricoprendo con un sottile strato di pangrattato.
  10. Stendete la pasta che dovrà avere uno spessore di circa un centimetro.
  11. Cospargete l’impasto con pezzetti di acciughe, caciocavallo fresco tagliato a dadini.
  12. Ricoprite lo sfincione con il condimento preparato precedentemente.
  13. Spolverizzate con il caciocavallo grattugiato e il pangrattato.
  14. Pressate leggermente la superficie con un cucchiaio, in modo che il pangrattato assorba il condimento.
  15. Lasciate lievitare ancora per mezz’ora ora, quindi infornate per circa 30 minuti a 250°-300° controllando la cottura.
  16. Completate con origano e olio a crudo e servite.

Buon appetito!

Foto di Giovanni Lao

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