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È giovane, bellissima e anche molto seducente la 24enne Denny Kwan, attrice che proprio per la sua avvenenza è destinataria di un controverso provvedimento del governo cambogiano. La ragazza è stata bandita dal mondo dello spettacolo che per un anno dovrà fare a meno della sua presenza non potendo girare film né apparire in tv. Addirittura il provvedimento è arrivato a coinvolgere le case di produzione a cui è stato chiesto di non farla lavorare. L'accusa nei confronti della Kwan è di aver violato il codice di condotta del 2010, varato per promuovere la "conservazione, il mantenimento delle arti, la cultura, la tradizione e l'identità della nazione". 

Già richiamata a maggio dal ministero della Cultura e delle Belle arti per essere "rieducata", la giovane aveva chiarito che si sarebbe sempre riservata il diritto di continuare a vestirsi come voleva, per cui adesso è la prima a credere che contro di lei sia in atto una punizione "mirata". "In Cambogia ci sono attrici molto più sexy di me. I ruoli erotici che ho interpretato io sono niente rispetto a quelli di altre mie colleghe. In ogni caso so benissimo che è mio diritto vestirmi come voglio, ma la nostra cultura, la gente cambogiana, non riesce ad accettarlo. E io non voglio parlarne oltre, perché ogni mia parola potrebbe provocare altri effetti negativi: so solo che devo accettare questa decisione. Vorrà dire che ora cercherò di non essere sexy come invece sono quando posto le mie foto su Facebook", ha dichiarato Denny.

Il ministero intanto ha spiegato che la ragazza è stata punita per non aver rispettato la promessa scritta fatta al ministero con cui si impegnava a non vestirsi in modo sexy. Migliaia di follower della ragazza, insieme alle associazioni femminili per la parità di genere, accusano ora il governo di aver violato la Convenzione Onu sull'eliminazione di tutte le forme discriminatorie contro le donne.