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Il Comune di Buccheri, in provincia di Siracusa, è entrato ufficialmente a fare parte dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio“. Il suggestivo borgo medievale, incastonato nei Monti Iblei, ottiene un altro importante riconoscimento.

Buccheri Città dell’Olio: il riconoscimento

Dopo essere stato eletto migliore destinazione culinaria del mondo, il borgo di Buccheri diventa anche “Città dell’Olio”. L’amministrazione comunale aveva presentato richiesta e l’associazione nazionale ne ha accettato la candidatura. L’olio extravergine di qualità che si produce nella zona è uno dei più rinomati della Sicilia.

Sorto nella vallata tra le pendici del monte Lauro e del monte Tereo, Buccheri è il più alto comune della provincia di Siracusa. Nel territorio del borgo si produce l’olio extravergine d’oliva dei Monti Iblei, che ha ottenuto il riconoscimento DOP con la menzione geografica “Monte Lauro”.

Oltre la pregiata varietà d’olive “Tonda Iblea“, da cui si produce il l’olio di cui abbiamo appena parlato, sono molto apprezzati anche i salumi di maiale e cinghiale, prodotti con carne di allevamenti locali. Famosa anche la bontà di ricotte e i formaggi.

I prodotti tipici del borgo ibleo

Sono degni di menzione, infine, per la loro qualità, i molti prodotti dei boschi circostanti come i profumatissimi funghi, le nocciole, i pinoli e le castagne. A Buccheri è possibile gustare, oltre ai piatti tipici della cucina siciliana, i maccaruneddi (pasta di casa al sugo di maiale o cinghiale con ricotta), le olive fritte, u pani copipi (pane di casa condito con estratto di pomodoro, peperoncino rosso e olio d’oliva), e le carni locali arrostite alla brace.

Buccheri un tempo era la patria degli scalpellini. Oggi sono rimasti in pochissimi a praticare l’arte di intagliare la pietra lavica di cui è ricco il territorio. Con la resistentissima pietra che si estraeva dalle cave del tavolato vulcanico del monte Lauro si riforniva gran parte della Sicilia e i maestri intagliatori realizzavano qualsiasi elemento architettonico come architravi, cantonali, bugnati.

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