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La rivoluzione del panettone arriva dalla Sicilia.

  • Un prodotto salato, guarnito con le eccellenze enogastronomico del territorio.
  • Tra innovazione e tradizione, strizza l’occhio al folklore del carretto siciliano.
  • Questo panettone unico nasce dall’incontro tra il maestro Santi Palazzolo e il birrificio artigianale Bruno Ribadi.

I siciliani una ne pensano e cento ne fanno. Non conoscono confini, soprattutto quando si tratta di buona cucina e ricette che stuzzicano il palato. Arriva proprio dalla Sicilia un panettone decisamente particolare e rivoluzionario, chiamato Pankarretto, perché i sapori contenuti al suo interno ricordano le decorazioni dei bellissimi carretti siciliani. Questo prodotto non è dolce, bensì salato, e utilizza solo ingredienti siciliani. Dietro c’è la ricerca del Made in Sicily, dai grani antichi ai presìdi Slow Food. Il Pankarretto nasce a Cinisi (PA), dall’incontro tra il maestro Santi Palazzolo e il birrificio artigianale Bruno Ribadi.

La pasticceria Palazzolo lavora da un secolo esatto e ha fatto fortuna con cannoli, cassate e dolci alle mandorle. Esporta in tutto il mondo ed ha aperto succursali in Francia e Spagna. Il birrificio Bruno Ribadi è una realtà più recente, ma che ha saputo conquistare presto la notorietà. I segreti di questo panettone sono due: il lievito madre generato dal maestro Santi Palazzolo attraverso una tecnica personale e segreta affinata negli anni e in fase di lievitazione l’impasto viene impreziosito da qualche goccia di birra, la “sicilian pale Ale” del birrificio artigianale Bruno Ribadi. Ma cosa c’è all’interno? Come abbiamo anticipato, soltanto ingredienti siciliani: peperoni verdi e rossi, olive nere, pomodori secchi e capperi di Salina.

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