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Oggi si parla di Dedalo, il famoso Dedalo, quello che ha avuto il figlio così stupido da avvicinarsi al sole con le ali di cera…il furbacchione. Dedalo…quello del labirinto, quello del re Minosse. Ma che c’entra questo qui con la Sicilia dato che viveva e sereno in Grecia? Andiamoci per gradi. Dedalo era un bravissimo architetto e scultore, così ingegnoso e così bravo nella sua arte che si diceva le sue sculture sembrassero vive.  Ma il signore qui descritto non era uno stinco di santo, anzi, di guai ne combinò pure parecchi. Innanzitutto fu un omicida: ebbe come discepolo Talo, figlio della sorella. Si dice che Talo fosse tanto bravo come inventore da aver messo in ombra lo zio, e Dedalo, pieno di gelosia, fu “costretto” ad ucciderlo.
Accusato di omicidio (ma và!) esiliò a Creta dove ebbe l’onore di conoscere il re Minosse.

Qui passiamo alla storia a luci rosse, quindi chi ha meno di 18 anni non continui a leggere il racconto… Minosse ogni anno sacrificava un toro a Poseidone ma uno di questi anni (giusto quando Dedalo si trovò lì), nacque un toro così bello che il re non volle sacrificarlo al dio e ne scelse un altro. Poseidone, offeso, volle vendicarsi facendo in modo che Pasife, la moglie di Minosse si innamorasse del bellissimo toro. Pasife desiderava ardentemente accoppiarsi con il toro, ma, come diciamo noi, c’era qualche problemino tecnico… Ed è qui entra a far parte della storia Dedalo, al quale venne un’idea geniale, cioè quella di costruire una statua a forma di mucca, vuota dentro e rivestita di pelle bovina. Insegnò a Pasife come posizionarsi all’interno per permettere l’accoppiamento e dopo qualche scomodità iniziale l’unione avvenne.

Fino a qui nessun problema, ma la signora Pasife rimase incinta e partorì un essere bruttissimo, il Minotauro, metà toro e metà uomo. Chissà Minosse quanto fu grato a Dedalo per la bellissima idea che ebbe! I danni che combinò Dedalo non finiscono qui… Minosse fece costruire al suo fidato Dedalo il famosissimo labirinto, dove vi mise dentro il Minotauro e ogni tanto gli veniva sacrificato qualche essere umano. Tra le varie persone che ebbero la “fortuna” di entrare nel labirinto a far visita al mostro, ci fu Teseo, fidanzato di Arianna (la figlia di Minosse e la stessa persona che poi verrà abbandonata in un isola dal pezzo di maleducato del suo fidanzato). Arianna, sotto uno dei preziosi consigli di Dedalo, fece uscire fuori Teseo dal labirinto. Fatta anche questa bravata, Minosse si arrabbiò veramente con Dedalo.

Dedalo in Sicilia

Vada per le corna fatte da un toro, ma quando è troppo è troppo! Ed ecco che nella storia appare la Sicilia… Dedalo e suo figlio scapparono da Creta con delle ali di cera, fu qui che il figlio scimunito ebbe l’idea di avvicinarsi al sole e morì.
Il padre invece volava basso e di tanto in tanto bagnava le ali e riuscì a planare in Sicilia. Anche qui si accaparrò le simpatie di un regnante, Cocalo, un re sicano. Ma intanto Minosse non dimenticava l’affronto e venne a sapere che Dedalo si trovava in Sicilia. A quel punto decise di approdare nell’isola sbarcando in una località vicino Agrigento, Eraclea, che in suo onore venne chiamata in seguito Eraclea Minoa. Minosse, sapendo che Dedalo era molto furbo e che soltanto lui avrebbe potuto risolvere gli indovinelli più strani e risolvere i quesiti più difficili, ovunque passava prometteva denaro a colui che avrebbe fatto passare un filo attraverso le spirali di una chiocciola immaginando che lì a poco avrebbe ricevuto la soluzione al quesito dal signor “mi c’immiscu”.

Ovviamente il signor “io so fare tutto” riuscì a fare passare il filo legandolo ad una formica che poi fece entrare nella conchiglia e la fece uscire da un buchino posto dietro, e ben contento comunicò la soluzione a Cocalo, che a sua volta lo comunicò a Minosse, non specificando che l’idea era di Dedalo. Minosse capì subito e immediatamente chiese al re sicano di consegnargli il fuggitivo.  Cocalo, che ormai si era affezionato a Dedalo e non voleva perderlo, decise di far venire comunque Minosse a corte, lo invitò a fare un bagno caldo nelle sue bellissime vasche ammaliato e massaggiato dalle figlie. Ma le signorine non furono proprio ospitali, anzi, annegarono l’ospite. I Sicani consegnarono il corpo senza vita ai cretesi dicendo loro che il re era morto scivolando accidentalmente  Non so che altri danni combinò Dedalo, so solo che oltre a vivere in Sicilia visse per qualche tempo in Puglia e in Sardegna, dove costruì i nuraghi. Spero che almeno lì si comportò bene. Come si diceva in un film di Benigni (Jonny Stecchino), in Sicilia non rubare mai le banane, ma un altro consiglio che do è quello di non andare mai in bagno di qualcuno che ti ospita, non si sa mai!

Di Alessandra Cancarè

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