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Un museo di sale, nelle viscere della terra. Si trova a Petralia Soprana, nella miniera Italkali di Raffo. Dal 26 luglio al 5 agosto, qui sarà possibile visitare la V Biennale di Sculture di Salgemma, promossa dalle Associazioni Sottosale ed Arte e memoria del territorio con la direzione artistica dello storico dell’Arte Alba Romano Pace. Il tema di questa edizione prende spunto da una frase di André Breton, tratta dalla raccolta di poemi Chiaro di terra del 1923: «Libertà colore dell’uomo».

La miniera è tuttora attiva e custodisce un giacimento di salgemma purissimo, nato 6 milioni di anni addietro per particolari condizioni geologiche. Otto artisti, provenienti da tutto il mondo, scenderanno nelle viscere della terra, sceglieranno un blocco di sale, lo porteranno su in pase e, per una settimana, lo scolpiranno dentro una dimora storica. Ci saranno anche eventi, mostre e iniziative culturali.

Le opere d’arte, al termine del simposio, torneranno nella miniera. Gli scultori lavoreranno fianco a fianco, in un confronto con sé stessi, col materiale e con i colleghi, mentre una ricca programmazione di eventi collaterali tra cui mostre, performance, iniziative e convegni, si alterneranno di giorno in giorno ed in diverse location per invitare residenti, visitatori ed istituzioni a confrontarsi con il tema della libertà e della diversità.

La miniera di Sale Italkali di Raffo, frazione di Petralia Soprana, è composta da oltre 80 km di gallerie, sulle montagne di Palermo. Il museo di Arte contemporanea Sotto Sale è ospitato al suo interno, per concessione della società Italkali: con le sue sculture di salgemma rappresenta un caso unico di museo di arte contemporanea dentro una miniera attiva.

Foto: Facebook

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