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Anche quest’anno è stata pubblicata Top Pizza 50, la prima guida online di settore che incorona ogni anno le 50 migliori pizzerie non soltanto d’Italia, ma anche del mondo. Per il terzo anno consecutivo, ad aggiudicarsi il primo posto della classifica, è Pepe in Grani di Franco Pepe, a Caiazzo, che divide il podio con I Masanielli di Francesco Martucci, a Caserta, e 50 Kalò di Ciro Salvo, a Napoli.

Anche la Sicilia ha conquistato un posto nell’elenco delle migliori, con due locali: al 39esimo posto, infatti, si è classificata la pizzeria Frumento di Acireale. Al 41esimo posto invece La Braciera di Palermo.

“Abbiamo fatto la guida per due motivi – ha detto Albert Sapere, curatore con Luciano Pignataro e Barbara Guerra di 50 Top Pizza – sia per fornire uno strumento ai consumatori dove mangiare una buona pizza ovunque si trovino sia per creare una rete tra la comunità dei pizzaioli italiani e la comunità dei pizzaioli internazionali. Ragioniamo sia sui pizzaioli che sulla qualità, la materia prima in quello che è il paese della pizza perché non dimentichiamoci che l’Italia è il paese della pizza”.

Un riconoscimento è anche andato al patron di Eataly, Oscar Farinetti, premiato per la valorizzazione del Made in Italy 2019. Il miglior pizzaiolo dell’anno è, invece, Pier Daniele Seu di Seu Pizza Illuminati (Roma).

“Porsi sempre dei nuovi obiettivi e soprattutto cercare di raggiungerli per dare sempre di più al cliente – ha spiegato Franco Pepe a proposito della sua pizzeria – sotto forma dell’offerta della location, ricerca della materia prima e quindi sul prodotto. Lavoriamo anche sull’evoluzione del menu, quest’anno abbiamo puntato sul menu funzionale ad esempio, creando con una nutrizionista un menu dove siamo andati ad equilibrare bene proteine, carboidrati e lipidi con l’acquisizione anche delle fibre, abbiamo inoltre creato un dressing per consumare il cornicione. Spostiamo quindi l’asticella dal buono al sano”.

 

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