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Oggi vi portiamo alla scoperta delle grotte più belle della Sicilia, quelle che sicuramente meritano una visita. Tra gioielli della natura e tesori sotterranei, leggende e straordinari poteri, la nostra isola offre moltissimo a quanti hanno voglia di esplorare.

Grotte siciliane: ecco le più belle

Cominciamo dal Parco dei Nebrodi e dalla sua Grotta del Lauro. Siamo nel territorio di Alcara Li Fusi, in provincia di Messina, a quota 1068 metri sul versante occidentale del massiccio roccioso delle Rocche del Crasto. All’interno vi sono stalattiti, stalagmiti e colonne dalle forme più svariate. In essa è presente anche un tipo di concrezione mammellonare formata da spessi strati di calcite, trasparente nel suo interno.

Spostandoci nel Trapanese, invece, troviamo la splendida Grotta di Santa Ninfa. Tra Santa Ninfa e Gibellina sorge questo luogo complesso e articolato. Il sistema ipogeo, esteso circa 1400 metri, si è formato per opera del torrente Biviere. Vi sono due sistemi di gallerie sovrapposte, con tanti cunicoli incisi e sagomati dall’acqua.

A circa 300 metri dall’abitato di Gratteri (Palermo) c’è la splendida Grotta Grattara. Siamo alle estreme falde del Pizzo di Pilo, a oltre mille metri d’altitudine. Da qui si abbraccia un panorama indescrivibile.

Sempre nel territorio del Palermitano, ma a Carini, si trova la Grotta di Carburangeli. È una riserva naturale che presenta alcune caratteristiche uniche. La riserva è stata istituita proprio per proteggere e valorizzare questo sito, che ricopre un fondamentale interesse speleologico, paleontologico e biologico. La grotta ha anche un interesse archeologico. Qui, infatti, sono stati rinvenuti interessanti reperti, nel primo vano della cavità e nell’area antistante.

Una particolare menzione merita la Grotta Mangiapane, nel Trapanese, che accoglie un vero e proprio micro-borgo nella pietra e rappresenta indubbiamente un’attrazione unica nel suo genere.

Altra attrazione, ma molto differente, è la Grotta delle Cento Scale di Scicli, un antico passaggio ricavato lungo i cento gradini che conducevano dalla sommità del colle di San Matteo fino a valle. Destinazione del percorso è una sorgente d’acqua dolce (ancora oggi presente), di primaria necessità in caso di assedio nemico o quando gli sciclitani dovevano nascondersi se la vedetta annunciava l’arrivo delle navi saracene.

Chiudiamo il nostro viaggio nelle grotte siciliane più belle con la Grotta dell’Acquasanta di Palermo, definita la “Lourdes di Sicilia”, la Grotta del Ninfeo di Siracusa, definita la “casa delle Muse” e la Grotta della Sibilla di Marsala, sotto la chiesa di San Giovanni Battista.

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