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La figura dello Zuppiddu è nota in più di un Carnevale Siciliano. Come ci riferisce lo stesso Pitrè, con esso si identificava uno dei cosiddetti “Quattru joviri”, ovvero i quattro giovedì che precedono l’ultimo giorno di festa.

Sono in tanti a pensare che U Zuppiddu rappresenti il diavolo ma nel Carnevale di Bisacquino, in provincia di Palermo, ne hanno da qualche tempo fatto una vera e propria maschera che nulla ha da condividere con “l’infero cornuto”. Qui veste i panni di un contadinotto e prende spunto da un personaggio del posto a cui era stata data tale ‘nciuria.

Il personaggio in questione pare avesse l’abitudine di spaventare i propri compaesani di sesso maschile, spingendoli di mangiare sempre uova pena la perdita della virilità. Chissà se magari non era proprietario di un pollaio!

A Bisacquino comunque, paese che vai usanze che trovi, è il venerdì successivo al giovedì grasso ad essere invece identificato con l’appellativo di Zuppiddu; da qui il detto prettamente locale “Pu venniri du zuppiddu o ti manci l’ovu o ti cari u griddu”. Colesterolo permettendo!

Testo di Nando Cimino

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